di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Altri 60 giorni di tempo. E’ questa la strategia che i vertici dell’azienda Mabro mettono in campo, attraverso una richiesta sulla quale sarà chiamato a decidere, nei prossimi giorni, il giudice. Scaduti i 120 giorni che la proprietà aveva a disposizione per presentare la relazione sulla gestione, relativa al concordato in “bianco”, viene quindi chiesto un prolungamento di altri due mesi per mettere a punto il piano di continuità produttiva, collegato alla possibilità di cessione a potenziali nuovi investitori.
Una volta presentata in tribunale la documentazione per la concessione della proroga non resta che attendere. Sarà il giudice a decidere se accordare i 60 giorni di prolungamento, ma di sicuro, sulla strada che porta al concordato preventivo, c’è già una tappa fondamentale per il futuro dell’azienda. Se la proroga non verrà concessa, l’ipotesi di fallimento si farà sempre più concreto. Il tempo stringe e già dalla prossima settimana il giudice potrebbe pronunciarsi su di una vicenda sempre più complessa, riguardante tanti posti di lavoro che continuano a rimanere in bilico.