GROSSETO – Workshop, mostre d’arte e performance, visite guidate e conferenze. La Città Visibile 2013 si prepara ad aprire i battenti con un percorso ricco di eventi e decisamente articolato, in programma dal 13 settembre al 3 dicembre. La manifestazione culturale, nata nel 2008 e giunta alla sesta edizione, si pone l’obiettivo di raccontare il territorio maremmano, con i centri urbani, lontano da ogni tipo di stereotipo. Questa edizione è dedicata alle immagini di comunità, con ritratti e autoritratti nella Maremma Toscana. L’evento è promosso da Fondazione Grosseto Cultura, Cedav, Comune e Provincia di Grosseto, Regione, con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e con la partecipazione dei Comuni di Magliano in Toscana, Castiglione della Pescaia, Follonica, Massa Marittima e Scarlino. «Quest’anno ci poniamo l’obiettivo del cambio di passo – spiega il presidente di Fondazione Grosseto Cultura, Loriano Valentini -. L’obiettivo finale è rendere visivo il valore e il valore quasi sempre coincide con una visione inedita e dinamica della realtà».
«Restituire un’immagine nuova la territorio, mettendo al centro progetto la gente, rappresenta una caratteristica della Città Visibile 2013 – osserva Mauro Papa direttore del Cedav – . Questo evento vuole coinvolgere e far partecipare tutti in un contesto impreziosito da grandi artisti di fama nazionale e internazionale». Tra le novità più significative spicca la Notte Visibile della Cultura, in programma il 21 settembre. La prima edizione prenderà forma nel centro storico cittadino, animato da decine di iniziative culturali. In questa occasione saranno distribuiti anche i “passaporti dell’arte”, composti da dieci caselle in cui apporre i timbri di dieci diverse mostre in città. Una volta ultimato il percorso, i passaporti dovranno essere riconsegnati entro il 20 ottobre, giorno nel quale verrà effettuata l’estrazione oubblica di importanti premi culturali.
«La Città Visibile è ormai un evento imperdibile – puntualizza il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi -, da anni stiamo assistendo alla crescita culturale costante di questo evento e di una delle realtà più positivie. C’è, infatti, bisogno di una visione più costruttiva che tenga a cuore la città e sappia suscitare entusiasmi».