FIRENZE – “E’ l’ora che l’Italia decida cosa fare sulle reti a banda larga e ultralarga”. Così Stella Targetti, vice della Regione Toscana, a una iniziativa di Anci Toscana (“Reti e Servizi”) dedicata alle nuove tecnologie.
“Un confronto utile sui vari modelli che le Regioni stanno adottando per portare la banda larga nei territori – ha aggiunto, riferendosi all’appuntamento ospitato, in Firenze, presso l’auditorium di Santa Apollonia – ma ciò che manca è una strategia nazionale; da troppo tempo siamo in attesa di capire quale sarà il futuro della rete Telecom e solo una cosa è certa: il Paese ha bisogno di una rete pubblica per garantire a tutti i cittadini un effettivo diritto di cittadinanza”.
Per Stella Targetti, che in Regione Toscana ha anche le deleghe su ricerca e innovazione, le Regioni possono dare un contributo importante, in particolare investendo nelle aree “a fallimento di mercato”, ma occorre che gli investimenti regionali siano inseriti in una strategia nazionale. Anche perché – ha aggiunto – “tra le infrastrutture necessarie non c’è solo la fibra ottica ma anche i data center pubblici, i nodi di una rete nazionale che deve garantire lo scambio di dati in sicurezza e l’interoperabilità di servizi e sistemi”.
Precisato che su questo, con il data center Tix (Tuscany Internet eXchange) in cloud, la Toscana ha fatto una scelta strategica e augurandosi che questo possa incoraggiare un lavoro di pianificazione e identificazione dei nodi della rete a livello nazionale, Targetti ha ribadito come la governance dell’innovazione abbia bisogno di un salto di qualità. “Come Regione rivendichiamo il percorso fatto finora: abbiamo deciso di rivolgerci al mercato per sviluppare i servizi, convinti che la domanda pubblica debba essere anche un driver di crescita per le aziende del territorio. Oggi però ci rendiamo conto che questa domanda pubblica è troppo frammentata e che c’è bisogno di aggregarla e qualificarla per dare ai toscani servizi sempre maggiori e sempre migliori”.