FOLLONICA – Sulla fusione tra le società calcistiche follonichesi arriva la risposta di Andrea Benini (nella foto), vicesindaco di Follonica che controbatte le esternazioni del consigliere comunale del gruppo misto Charlie Lynn «L’attacco è un personale e politico, che ha altri fini ed altri presupposti rispetto al tema del calcio. Ed è esattamente questo modo di far politica di Lynn che rifiuto, di chi utilizza una vicenda complessa e delicata come quella che sta attraversando il calcio in queste settimane, per colpire e distruggere, in modo opportunistico e utilitaristico, senza tenere in conto i reali interessi del calcio. La stessa modalità per cui le posizioni che si prendono su un dato argomento sono sempre in funzione di altro, spesso di tatticismi, posizionamenti e assetti di potere».
«La presenza dell’Amministrazione Comunale, in questo particolare momento dell’ultimo mese del calcio, è stata una presenza costante e di stimolo, monitorando da vicino la situazione cercando di mantenere la società coesa e unita, dopo un anno dalla avvenuta fusione – osserva Benini -. Un percorso che abbiamo condiviso, quello della fusione, ma non certamente semplice e scontato, che in questo anno ha mostrato segni di fragilità, che possono e devono però essere superati. Come ho già avuto modo di dire il Comune, nella massima chiarezza e trasparenza, e a meno di anno dalla nuova Convenzione firmata con la società, chiede impegno e garanzie nella gestione degli impianti sportivi e nella promozione e valorizzazione del settore giovanile».
«Ma attenzione, anche nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuno, del Comune e della società; ed è su questo che Lynn non ha le idee chiare. Perché gli assetti degli organismi dirigenti di una società, che si stanno discutendo in questi giorni all’interno del calcio, non possono essere prerogativa diretta dell’amministrazione comunale o della politica, nel pieno e dovuto rispetto dell’autonomia organizzativa e gestionale con cui l’Ente Locale ha da sempre contraddistinto il rapporto con l’associazionismo sportivo – precisa il vicesindaco di Follonica -. Il rischio allora sarebbe quello di una politica “onnivora”, consociativa, addirittura clientelare che è lontanissima da me. Se avessimo avuto un ruolo diretto e invasivo magari lo stesso Lynn avrebbe detto che l’assessore Benini, a meno di anno dal voto, cercherebbe di ingerire nell’ambito di scelte che non gli competono, magari pilotando nomi e nomine, gettando ombre, sospetti e insinuazioni».
Quindi le strumentalizzazioni politiche e le masturbazioni mentali di Lynn non mi interessano. Non mi interessa la sua rincorsa spasmodica ad un briciolo di visibilità, sul cui altare è disposto a sacrificare qualsiasi cosa. Non mi interessa una politica che si parla addosso, che si avvita su se stessa con elucubrazioni compiacenti e autoreferenziali. Mi interessa solo provare a dare risposte ai cittadini, e provare a prendersi a cuore i problemi, provando ad affrontarli; con tutti i limiti e gli errori in cui si può incorrere, io per primo – conclude Benini – E, in questo caso, provare a far continuare il percorso di una società che pur con tutti i problemi e le difficoltà può avere le risorse per andare avanti e garantire un futuro al calcio di Follonica e ai ragazzi un luogo per divertirsi e crescere».