GROSSETO – «Qualunque cacciatore è colpevole della morte cruenta di animali innocenti e che lo faccia secondo le regole o come bracconiere è una sottigliezza che non cambia la sostanza». Così la LAV Grosseto commenta il caso dell’uomo sorpreso a Ravi dalle guardie LAC mentre, dalla sua auto, uccideva una lepre. «È un caso emblematico che mostra la violenza barbara della caccia – dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile LAV Grosseto – e difendere i cacciatori distinguendoli dai bracconieri come fa il presidente di Arci Caccia, Osvaldo Veneziano, è una delle tante strategie messe in atto per confondere le acque. Secondo le regole o no, una fucilata che devasta un animale indifeso ha sempre la medesima brutalità inconcepibile».
La LAV sta lanciando in questi giorni la ‘Biciclettata per dire no alla caccia’ che si terrà a Grosseto con partenza da piazza Dante sabato 14 settembre alle 16,45. «Sarà una festa della pace e della non violenza contro quanti vogliono far credere al mito del cacciatore buono e amante della natura», conclude Bottinelli.