FIRENZE – Braccialetto identificativo, una casacca rossa che identifichi gli operatori impegnati nelle trasfusioni, il nome del paziente cui il sangue è destinato scritto in chiaro sulla sacca; e, in caso di errata trasfusione, l’utilizzo di una specifica terapia farmacologica. Le misure annunciate sabato dall’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni per accrescere la sicurezza dei processi trasfusionali dopo l’incidente della settimana scorsa all’ospedale di Grosseto, dove un uomo è morto dopo una trasfusione destinata ad un altro paziente, sono ora contenute in una delibera, approvata stamani dalla giunta regionale. In modo concordato con il Centro nazionale sangue, le novità contenute nella delibera contribuiranno ad apportare una serie di modifiche e integrazioni alle Linee guida nazionali per la sicurezza trasfusionale.
Queste le novità più importanti della delibera:
– sarà potenziato l’uso del braccialetto identificativo del paziente, dispositivo già in parte in uso nelle aziende sanitarie toscane, che rappresenta un mezzo ulteriore nella procedura di identificazione;
– sulla sacca di sangue, oltre al codice identificativo, dovrà essere scritto in chiaro anche il nome del paziente a cui la sacca è destinata;
– sarà introdotto l’uso della “casacca o corpetto rosso”, che sarà indossata dagli operatori incaricati delle trasfusioni, in modo tale che questi possano essere facilmente e immediatamente individuati dai pazienti, e distinti dal resto del personale sanitario; questo permetterà anche di esentare l’operatore dall’eventuale obbligo di effettuare contemporaneamente altre attività e di impedire che venga distolto dalla procedura stessa di trasfusione;
– la delibera dà mandato al Consiglio Sanitario Regionale di stendere, attraverso la condivisione con tutte le professionalità coinvolte in materia, un apposito protocollo clinico che preveda l’utilizzo della terapia farmacologica con Eculizumab, nei casi in cui si commetta comunque un errore trasfusionale e si produca una reazione da errata trasfusione.
“Ogni ulteriore iniziativa in questo ambito – si precisa nella delibera – ha l’obiettivo di mettere a punto procedure sempre più sicure per i cittadini toscani in merito al Sistema sangue della Regione Toscana”.