di Daniele Reali
GROSSETO – «Se ci saranno da fare dei cambiamenti per il futuro si valuteranno e si faranno». Così il sindaco Emilio Bonifazi che ieri sera nell’incontro di apertura alla Festa Democratica di Grosseto ha confermato la possibilità di operare una ridefinizione della giunta. «Non è tanto una questione di uomini, ma di programma – ha aggiunto poi Bonifazi -; una verifica di metà mandato la faremo e poi decideremo quello che dobbiamo fare» (nella foto da sinistra Daniele Reali, Roberto Panfi, Emilio Bonifazi e Giacomo D’Onofrio).
È un Bonifazi “a 360 gradi” quello che ieri sera ha parlato del suo impegno in questa prima parte del mandato spendendo anche parole su quello che l’amministrazione metterà in agenda da qui al 2016. Insieme a lui sul palco dello spazio dibattiti Roberto Panfi, segretario dell’Unione Comunale del Pd.
E gli argomenti che sono stati messi sul piatto della discussione sono stati tanti. Si è parlato del futuro di Grosseto, ma anche del Partito Democratico.
«È necessario lanciare un nuovo patto con la città e con i cittadini – ha detto Panfi – anche perché rispetto al 2011 e al programma che come portammo di fronte agli elettori molte cose sono cambiate e c’è bisogno anche da parte del Pd di dare un nuovo contributo di idee, discussione e progetti».
Sullo stato di salute del Pd Panfi non ha negato che ci siano state difficoltà. «C’è bisogno di un partito forte perché se il Pd è forte sono forti anche il sindaco, la sua giunta e il gruppo consiliare». E rispetto anche agli ultimi ingressi nel partito da parte di esponenti di altre forze della sinistra, come ad esempio Davide Buzzetti, Panfi è stato piuttosto critico. «Il partito deve essere aperto, ma con gradualità: gli ingressi nel partito si devono discutere prima altrimenti si sminuisce il ruolo degli organi dirigenti».
Tornando alle questioni aperte in città il sindaco ha parlato delle operazioni fatte recentemente come la vendita delle farmacie illustrando una situazione che è profondamente cambiata rispetto a qualche anno fa e che non consente più di potersi permettere gli stessi servizi del passato. «Bisogna però garantire i servizi essenziali» ha detto Bonifazi.
E per il futuro un primo impegno il sindaco ieri sera lo ha preso: rispetto al quadro cambiato e alla “emergenza tagli e riduzioni” c’è ancora spazio per ridare alla città una biblioteca in centro. Era un sogno lungamente rincorso dai grossetani e chissà se questa volta da sogno la “Chelliana” in centro diventerà realtà.