a cura di Simone Pazzaglia
Descrivere Enos Rota in poche righe non รจ facile, finirei per sminuire il tutto. Allora permettetemi di raccontarvi come lโho conosciuto io. Il primo incontro รจ stato alla Fiera del libro di Imperia, lรฌ ci siamo conosciuti e mi ha ospitato a Genova in casa di un suo amico. La mattina dopo si รจ offerto come cicerone per le vie genovesi dove mi ha raccontato aneddoti e storie frutto di un profondo studio. La stessa cosa รจ avvenuta lโanno successivo quando sono andato a Correggio la cittร che ha dato i natali a Pier VIttorio Tondelli grande della letteratura di fine 900. Enos e Tondelli erano amici intimi, basti pensare che il famoso scrittore gli ha dedicato una lettera dal suo famoso libro โbiglietti agli amiciโ, ed รจ grazie a lui se ho potuto leggermi tutto rimanendo affascinato da questo grande autore. Enos รจ uno scrittore, porta in giro per il mondo la memoria di Tondelli, Enos รจ un uomo di fede, Enos รจ un filantropo e fa volontariato sia in Brasile che in Italia. Enos รจ tutto questo e molto ancora ma scopritelo da soli leggendo il suo diario sulle favelas del Brasile.
Il Brasile delle favelas
Negli anni scorsi in Brasile mi sono occupato molto dei progetti diย volontariato e di missioni, in questa occasione volevo tracciare un panorama un poยด generale del Brasile che nel nostro immaginario รจ un poโ la metafora della fuga dal disagio della civiltร , e nello stesso tempo ย la promessa di una vita eccessiva, traboccante di contrasti drammatici, scandita dai ritmi della samba, dalla follia del Carnevale dalle musiche di Carlos Jobim e Milton Nascimento.
Resa ancor piรน affascinante dalle manifestazioni di una natura prodigiosa e da una miscela etnica che ha pochi uguali al mondo. La foresta Tijuca a Rio รจ la piรน grande foresta tropicale urbana del pianeta. Poi i carioca non possono vivere senza calcio,senza samba e senza spiaggia. ย Sogni effimeri che cancellano per un momento, lโabisso tra la fatica del vivere dei piรน, e lโagiatezza eccessiva dei pochi. Ma bisogna sfatare gli stereotipi, verissimi,ย ma non certo i soli a far decidere una visita a questo immenso Paese, che oltre ai sapori intensi e dolcissimi, di una gastronomia ricca e gustosa, di profumi sensuali, di una irrefrenabile gioia di vivere (compresi il calcio, la musica, il Carnevale) di magia antica e di modernitร esasperate, presenta le contraddizioni, le tragedie, i drammi quotidiani e nazionali, della droga,ย della prostituzione, della infanzia e adolescenza negate, dei bambini di strada, della miseria e abbandono di milioni di esseri umani.
E veramente il brasiliano รจ esuberante, fantasioso, focoso, ospitale, disponibile verso lo straniero, inguaribilmente ottimista nonostante i paradossi di uno stato, cheย pur essendo tra i dieci piรน progrediti del mondo, convive ancora con le Favelas (solo a Rio de Janeiro ben 1.200.000 vivono dentro queste strutture!!!).
Nello stile di vita brasiliano vi sono anche una straordinaria naturalezza e una assoluta mancanza di formalismi, per cui fin dal primo contatto risultano allegri, simpatici, calorosi. .Del grande evento della GMG ho fatto un resoconto giornaliero, su FB . Ora che le luci sono spente sul grande variopinto palcoscenico di Copacabana resta sempre lโinquietante domanda: quanto resterร di quellยดentusiasmo e di quella passione da trasmettere nelle ComunitaยดLocali percheยด tutto non svanisca e sfumi senza effetti e risultati di fraternitร , condivisione, accoglienza?
Poi mi sono traferito alla Rocinha per 15 giorni, una esperienza indimenticabile, che giร avevo provato anche negli aanni scorsi. E โla Favela piรน grande del Brasile e del Sud America (300 mila abitanti).In questo centro brulicante di stretti vicoli, di viuzze, di caverne scavate nella roccia, di fogne a cielo aperto, di baracche, fatte con mattoni, improvvisate e ammassate lโuna allโaltra che cominciรฒ nel 1940, ha avuto una esplosione demografica enorme assorbendo gli immigrati delle baraccopoli vicine. Un vero mosaico bizzarro e variopinto che se non fosse drammatico sarebbe folkloristicamente perfetto. Nelle piazze interne e nei vicoli si ย vende pubblicamente ogni tipo di droga, chi lo fa รจ armato fino ai denti, una scena che mi aveva sconvolto lo scorso anno e anche in questa occasione. Solo apparantemente รจ pacificata come dicono i giornali, la polizia ora puรฒ entrare ma resta solo nelle vie principali senza per niente incidere sui traffici illeciti e sul degrado del territorio.
Distesa su un pendio della montagna, รจ una cittร dentro la cittร , e non manca nulla dai negozi alla posta, dalla Banca alle attivitร commerciali, ai negozi, bar, tavole calde ecc.ย ร proprio quรฌ che in una delle prime vie della Favela ho incontrato Barbaraย Olivi di Reggio Emilia, giร da parecchi anni promotrice di un gran bel progetto โIl sorriso dei bimbiโ che raccoglie bambini dalla strada e li avvia alla educazione e scolarizzazione e uno spazio pure per giovani con anche un corso di Italiano!! Igor, il 24enne che mi ha accompagnato a visitare Rio e che mi ha fatto conoscere la Rocinha รจ nato e vissuto quรฌ e ora ha realizzato un sogno coltivato da tempo, quello di diventare Guida turistica e fare un viaggio in Italia e in europa come ha giaยดfatto lo scorso anno e qualche mese fa.
Cโรจ anche un atelier dentro la Favela con Tio Lino (un uomo straordinario insegnante dโarte) che ha creato una scuola di disegno, di corsi di lingue europee attraverso volontari e raccoglie ogni sera decine di ragazzi altrimenti destinati alla strada e ai rischi e pericoli della notte, violenza, droga, prostituzione e li tengono impegnati con attivitร manuali e artisticheย per circa 3 ore: con le offerte che avevo raccolto prima di partire ho contribuito alla organizzazione di una festa nel cuore della favela: 2 ragazze fantastiche volontarie una francese e una americana hanno dipinto volti e maschere per un giorno intero, tra la curiositร e lโinteresse di chi passava per questo barrio degradato, con la musica assordante, con colori, danze, allegria, festa, tutto quello che in Italia con lโabbondanza di materiale e denaro non si riesce a realizzare!!! Ho assicurato il mio sostegno futuro per questo piccolo-grande progetto! Si tratta di Associazioni laiche, ma stiamo attenti, credo che bisogna anche che ci liberiamo come cattolici, dal pregiudizio, dalla convinzione di avere il monopolio del bene e dal sospetto che non si tratti di opere meritevoli e degne di ammirazione: sono da sempre convinto che esse vengano da Dio: perchรจ il bene e la luce che ne promanano sono di vero Amore ai fratelli, e mi risulta che chi lo fa, come dice San Giovanni, dimora nella Sua Luce e lo Spirito soffia dove vuole e magari tutti fossero artefici di pace,di giustizia, di solidarietร con coloro che subiscono le conseguenze peggiori del divario tra Nord e Sud del mondo! Sono poi passato a salutare ย la ย Casa do Menor, lโAssociazione di Padre Renato Chiera che festeggiava quasi 30 anni di presenza nella Baixada Fluminense altro luogo sterminato di violenza, di miseria, di abbandono, dove le case di accoglienza (circa 20) dei โmeninos de ruaโ sono davvero una luce nelle tenebre, come dice appunto il testo di una canzone che faceva parte di un CD inciso dai ragazzi che recitavano in uno spettacolo che venne anche in Europa.
Sono tutte iniziative meravigliose, un grande esempio per le nuove generazioni; ecco perchรจ auspico che si vada nelle Scuole, nelle Parrocchie, nei gruppi a parlare di queste realtร di promozione umana e cristiana, e mi auguro che i milioni di giovani presenti alla GMG si siano resi conto della realta vera del Brasile e che portino con loro le ferite e i drammi percheยด davvero un viaggio cambia la vita se si assumono e condividono le condizioni di popoli molto piuยดpoveri di noi nonostante laa crisi.