GROSSETO – A un anno esatto dall’incendio della pineta di Marina di Grosseto, Legambiente ha presentato l’incontro con istituzioni e addetti ai lavori per capire cosa cambiare sin da subito per la sicurezza del territorio. Presenti alla conferenza, oltre ad Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente e Ennio Aquilino comandante provinciale Vigili del fuoco, c’erano anche Enzo Rossi assessore Sviluppo rurale Provincia di Grosseto, Emilio Bonifazi sindaco di Grosseto, Cristiano Manni del Corpo Forestale dello Stato ed Ennio Maria Di Natali funzionario Agricoltura Comune di Grosseto. L’obiettivo dell’incontro, che si è tenuto a Festambiente, lo scorso 18 agosto, è stato quello di impedire che simili tragedie si ripetano, magari con conseguenze anche peggiori. Tutti gli enti e i soggetti interessati sono stati concordi nel sottolineare l’importanza di tutelare e gestire le aree pinetate.
“La presenza di un fitto sottobosco, con punte di altezza fino a cinque o sei metri e l’assoluta mancanza di strade tagliafuoco — ha spiegato Ennio Aquilino, comandante provinciale dei vigili del fuoco – hanno ritardato e in alcuni casi impedito l’intervento tempestivo e quindi la possibilità di ridurre il danno. Tutto questo comporta la programmazione di una serie di interventi da effettuare con efficacia e rapidità, oltre a spese più grandi di quelle che servirebbero per le opere di manutenzione. Se non riusciamo a capiamo questo e non indichiamo esattamente compiti e interventi indispensabili per la tutela del territorio sarà sempre un’emergenza continua”.
“Per tutelare il nostro territorio – ha sottolineato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente e coordinatore nazionale di Festambiente – occorrono prevenzione e manutenzione. Mancano le vie di fuga, il taglio controllato del sottobosco e la pulizia della pineta. La futura gestione antincendio delle aree pinetate non potrà prescindere da una mappatura dei punti di criticità, ovvero i sentieri e i vialetti dove passa il maggior numero di persone. Ma è fondamentale anche che oltre a queste difese antincendio primarie venga fatta una regolare manutenzione almeno due volte l’anno. Per fare tutto questo e rendere la pineta fruibile occorre sensibilizzare le persone e creare da subito percorsi di educazione ambientale con le scuole, i cittadini e i turisti, in modo da creare un rapporto continuo e non solo sporadico con le aree pinetate. Nello stesso tempo è fondamentale pianificare attraverso leggi vigenti e tramite nuove normative la manutenzione di tutte le aree pubbliche e private della pineta costiera; a maggior ragione dopo l’ennesimo incendio che ha coinvolto l’area del Pingrossino a Marina di Grosseto”.