TALAMONE – «Dalla relazione emerge che, pur riscontrando densità batteriche compatibili con gli standard di balneazione, nel materiale prelevato erano presenti batteri fecali, tensioattivi e azoto ammoniacale; presumibilmente originati da scarichi domestici». È questa la “composizione” delle misteriose chiazze di schiuma che sono comparse negli ultimi tempi nel mare a largo di Talamone, nel comune di Orbetello.
A comunicarlo è la stessa Arpat che precisa: «Nei primi giorni di luglio la squadra nautica della polizia di Talamone ha segnalato all’Agenzia che, occasionalmente osservavano delle chiazze galleggianti in mare di natura indefinita. Vista l’occasionalità e l’imprevedibilità dell’evento gli agenti della squadra nautica furono provvisti di alcuni nostri contenitori con le istruzioni per l’effettuazione di prelievi di campioni al verificarsi di tali situazioni. Il 9 luglio è stato consegnato ad ARPAT un campione prelevato il giorno stesso nel tratto di mare antistante la località Torre delle Cannelle a Talamone. In data 8 agosto è stata trasmessa alle autorità competenti una nostra relazione di accompagnamento ai risultati analitici. Peraltro, la zona di Torre Cannelle è soggetta a monitoraggio della balneazione (i prelievi di acqua sono comunque effettuati a riva) con risultati sempre favorevoli. I dati sono disponibili a questo LINK».