FOLLONICA – Dopo le bacchettate del sindaco, arrivano le bordate del Pd. Per l’assessore Patrizia Siveri si tratta di una doppia “bocciatura” che dal Golfo si abbatte sulla provincia.
Quello che le contestato i “dem” di Follonica è l’atteggiamento tenuto nei confronti della “questione inceneritore”.
«Ci fa piacere sapere che l’assessore guardi con serenità alla gestione ambientale di quell’area, contrariamente noi tanto sereni non lo siamo» scrivono dal Pd esprimendo preocuupazione per la situaizone legata alle emissioni di diossina prodotte dall’impianto.
«Speravamo che a seguito di tale accadimento quantomeno si cercasse, nei limiti della normativa, di imporre un sistema di controllo differente, ma evidentemente non è stato possibile. Secondo quanto dichiarato dall’Assessore Provinciale tale autocontrollo viene effettuato settimanalmente, quindi deduciamo una volta a settimana, pertanto, anche qualora la verifica non evidenziasse dati negativi, avremmo la certezza che almeno un giorno a settimana l’impianto non emette Diossina oltre i limiti di legge, ma rimarrebbero scoperti gli altri sei giorni, quindi tranquilli 1 giorno su 7, non tranquilli 6 giorni su 7».
«Da qualsiasi punto la si voglia guardare la faccenda presenta problemi» aggiungono ancora.
«Politicamente desta perplessità l’iter con il quale si è arrivati alla riapertura dell’impianto. Anche nel caso in cui la legge non obblighi a sottoporre tale atto agli organismi politici ci chiediamo per quale motivo l’Assessore Provinciale non abbia sentito la necessità politica, data l’importanza della questione, di effettuare una verifica sottoponendo l’atto al Consiglio Provinciale, o quanto meno alla Giunta Provinciale, ma abbia lasciato tutto nelle mani dei tecnici della Provincia. Fortunatamente le strade per venirne fuori esistono, ce le impone la Comunità Europea, danno lavoro e dobbiamo iniziare a prenderle in considerazione fin da subito».
«Non si tratta di dire di no ad un impianto – conclude Mirko Trebeschi –, non possiamo limitarci a questo concetto, si tratta di progettare un futuro per il nostro territorio, questo vorremmo che facesse il Partito Democratico, che si passasse cioè ad un livello più alto di politica, quello nel quale si pensa ad un futuro di lungo periodo e lo si fa traendo spunto dalle migliori possibilità che esistono, nell’interesse di tutti, in primo luogo dei cittadini».