ALBINIA – 36 mila euro già distribuiti in buoni spesa per elettrodomestici, materassi e altre necessità primarie, a sostegno di 200 famiglie di Albinia più 30 in arrivo. È quanto raccolto, in nove mesi, grazie alla collaborazione tra alcune associazioni, Agape onlus, Vita, Albinia Viva e Legambiente, che si sono coordinate in modo da non sovrapporsi nell’attività di aiuto e solidarietà. A questi vanno aggiunti altri 28 mila euro raccolti da privati che si sono rivolti al coordinamento di associazioni per avere indicazioni sulle famiglie più bisognose.
L’obiettivo condiviso, a seguito di un primo incontro a dicembre, che ha visto partecipe pressoche tutte le associazioni locali, è stato quello di evitare di disperdere le forze ma incalanarle in progetti comuni che potessero moltiplicare i risultati, pur mantenendo intatta la singola autonomia di azione.
«La soluzione – affermano le associazioni – è stato il “progetto censimento”, attraverso sopralluoghi diretti dei nostri volontari per individuare le realtà più critiche, concentrandosi sulle famiglie che avevano avuto gravemente danneggiata l’abitazione di residenza, tanto da pregiudicarne l’abitabilità anche per un breve periodo, e che ha permesso di restringere il campo dai migliaia a circa 200 nominativi. A questo censimento abbiamo fatto riferimento per distribuire le risorse reperite attraverso raccolte fondi, donazioni di associazioni terze o di eventi che ci hanno visti quali beneficiarie mediatori, come nel caso di Agape per il concerto di Gino Paoli o la Giornata del cuore. Allo stesso tempo è divenuto un punto di riferimento per altre associazioni ed enti che hanno potuto consultare il censimento per poter destinare la propria solidarietà.»
«Anche sui tempi delle donazioni si è deciso di procedere gradualmente – proseguono le associazioni -. L’andamento incostante delle somme ricevute e da ridistribuire, infatti, ha imposto una certa prudenza per poter tenere conto anche dell’evoluzione nell’erogazione dei finanziamenti istituzionali e aggiornare rispetto ad eventuali cambiamenti in positivo o nuove emergenze, come la segnalazione di altri casi. In questi giorni stiamo iniziando a distribuire gli ultimi 30mila mila euro e di fronte alle strette maglie imposte nell’erogazione dei fondi istituzionali, stiamo ragionando se sia il caso di allargare il censimento anche ad altri casi e ai piccoli esercizi commerciali alluvionati».