FIRENZE – La crisi continua a mietere vittime e in questa seconda fase, iniziata dopo lo choc del 2008, le vittime preferite della recessione sono le imprese. Crisi che colpisce in tutta Italia, dalle Apli alle isole, l’economia in difficoltà non risparmia nessuno. Attualmente in tutto il paese sono 126 mila le imprese che hanno attivato una procedure di emergenza tra fallimenti e concordati preventivi.
Tra le regioni dove si registrano i dati peggiori c’è la Toscana. Qui i nuovi fallimenti sono cresciuti nell’utlimo anno del +33,8%, un primato non certo invidiabile che preoccupa anche in vista di una possibile ripresa che da alcni indicatori sembra più vicina di quanto non sia stata fino a qualche mese fa.
Situazione difficile dunque in Toscana che mostra più di altre regioni e di altri territori di subire gli effetti della crisi. Il quadro nazionale rimane comunque critico. Insieme alla Toscana le alrtre due regioni dove si registra il più elevato aumento di fallimenti sono la Calabria (+31%) e il Trentino Alto Adige (+26,9%). Il numero più elevato di fallimenti invece si registra in Lomabrdia dove dall’inzio dell’anno ad oggi sono 1400 le procedure attivate.