GROSSETO – Quali sono i criteri scelti per la suddivisione tra le regione dei postio previsti per le immissioni in ruolo? Se lo chiede Stefano Rosini, del comitato precari, che precisa «Bisogna fidarsi degli annunci e della buona fede di chi decide, ma di scritto neppure una parola. L’unica cosa che abbiamo a disposizione è che sarebbe stato preso in considerazione l’andamento demografico. Si tratta di annunci tramite stampa, non certo di documenti ufficiali».
«Quali sono state le variabili che hanno determinato la divisione delle cattedre tra le regioni – prosegue Rosini -? È stato preso in considerazione soltanto l’andamento demografico? E il pensionamento dei docenti? Le percentuali delle cattedre vuote?». Rosini, affermando che tra le regioni penalizzate c’è anche la Toscana, si chiede come siano stati suddivisi gli 11.268 posti e propone uno schema elaborato dalla Cisl Sicilia che divide per percentuali i posti tra le regioni (lo schema si trova a questo LINK)