FOLLONICA – Quattro alberi di leccio devastati da vandali nella notte. È accaduto due giorni fa a Follonica nel Parco della Gioventù. Distrutti anche i pali di sostegno delle quattro piante e i cartelli con la scritta e la dedica dei nonni ai nipoti. Gli alberi si trovavano sul vialetto che dalla Gora porta al rondò di viale Europa (nella foto i nonni e i nipoti che avevano piantato gli alberi nel parco).
È stata Rosetta Buti, la mattina presto, ad accorgersi dell’accaduto e ad avvisare il marito Paolo, che da 2005 ad oggi si occupa del parco. Qust’ultimo si è messo subito a lavoro per ripristinare la situazione. «Ho chiamato i nonni interessati – ha detto il Buti – e ne ho rintracciati due: il Pianigiani ed il Sili che sono venuti al Parco e con loro è stato possibile rimettere ritti i quattro lecci che per fortuna pur piegati fino a terra non erano stati tagliati».
Buti, Pianigiani e Sili una volta raddrizzate e interrate le loro piante, e l’altra danneggiata del Pieraccioli, hanno di nuovo conficcato altri pali di sostegno con la mazza, favoriti dal fatto che il terreno era ancora umido, dopo l’abbondante annaffiatura del venerdì effettuata con l’ausilio di mezzi e uomini della Vab (Volontari Antincendio Boschivi) e dei volontari del parco cittadino.
«È la prima volta che il parco subisce danneggiamenti di tale portata – ha continuato il Buti – e salvo qualche gesto di mala educazione le piante sono tutelate dalla popolazione. Del resto la zona è frequentata di giorno e di notte e i vandali possono essere visti e individuati, o almeno passano poche ore per successivi interventi riparatori».
Nel Parco della gioventù, sono state piantate fino ad oggi circa 240 essenze arboree, la maggior parte delle quali in onore di neonati follonichesi come prescrive un’apposita legge dello Stato, che si aggiungono a quelle curate dal programma socio pedagogico “La Serra” del Centro Sanitario di Viale Europa e dalle Bandite di Scarlino
«Speriamo si sia trattato solo di una serata negativa – ha finito Paolo Buti – e invitiamo i danneggiatori a riflettere sulle loro azioni contrarie a qualsiasi principio di convivenza civile e democratica portata invece avanti, trasversalmente, da volontari e cittadini che intendono così combattere con esempi ed azioni concrete e disinteressate, la disaffezione e l’attuale distacco nei confronti del patrimonio pubblico».