GROSSETO – Se per le famiglie italiane comprare casa resta per adesso un miraggio, diversa è la situazione nel campo delle ristrutturazioni: grazie agli incentivi fiscali varati a giugno dal governo centrale saranno quasi 14mila i nuovi posti di lavoro nel settore costruzioni. Una notizia confortante considerato che dal 2009 ad oggi il comparto aveva perso 391mila addetti cadendo in una profonda crisi dalla quale non riusciva a risalire. Il 2012 è stato l’anno peggiore per il settore: l’anno scorso si è chiuso infatti con la perdita di 61.844 aziende, pari ad una diminuzione dell’1,88%. Non è andata meglio per le imprese artigiane, che rappresentano la fetta più consistente delle costruzioni: 571.336 aziende, vale a dire il 63,9% del totale.
Nel 2012 hanno chiuso 54.832 costruttori artigiani, con un calo dell’1,96%. Con gli incentivi fiscali l’edilizia dovrebbe avere una boccata di ossigeno. A misurare l’impatto conseguente alle novità introdotte dal governo è un rapporto di Confartigianato secondo il quale sono circa due milioni gli italiani che nei prossimi mesi potrebbero optare per un intervento di manutenzione ai loro immobili, un aumento pari al 22,2% rispetto allo scorso anno. In crescita anche la spesa per ristrutturazioni e riqualificazione energetica che, prevede l’associazione, nel secondo semestre di quest’anno aumenterà di 1.565 milioni, pari al +26%, di cui 1.065 milioni per ristrutturazioni edili e 500 milioni per risparmio energetico.
“Già in passato – spiega il segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto, Mauro Ciani – gli incentivi fiscali hanno dimostrato il loro effetto benefico, il settore edilizio aveva ed ha bisogno di un rilancio perché negli ultimi mesi è quello che ha sofferto maggiormente della crisi economica. Ecco perché sosteniamo misure simili da parte del governo centrale e chiediamo che diventino stabili e permanenti: la speranza è che adesso con il Piano Casa che dovrebbe essere varato a breve si torni anche ad acquistare gli immobili”. La spesa complessiva effettuata nel 2011 per interventi di ristrutturazione ammonta a 12 miliardi di cui 3,5 miliardi (29,1%) per il risparmio energetico e 8,5 miliardi (70,9%) per il recupero del patrimonio edilizio. Tale spesa rappresenta il 5,8% del valore del fatturato nel settore delle costruzioni e il 13,9% del valore aggiunto. Positivo anche l’impatto sull’ambiente: nel 2011 gli interventi per l’efficienza energetica degli edifici (per detrazioni pari a 1,8 miliardi) hanno generato un risparmio energetico di 1.435 Gwh/anno. Dal 2007 al 2011 il risparmio energetico ottenuto grazie agli ecobonus arriva a 7.637 Gwh/anno. Il maggiore risparmio deriva dall’impiego di impianti di riscaldamento efficienti (40,3%), seguito dalla sostituzione di infissi (22,2%), sostituzione di scalda acqua elettrici (13,6%) e dalla coibentazioni di superfici opache orizzontali (7,8%).