CAPALBIO – Capalbio Libri chiude il 14 agosto la sua settima edizione con un’opera intensa e autobiografica. Una storia d’amore paterno e di amicizia, di dedizione e di complicità; una storia banalmente e quotidianamente vera quella raccontata da Gianluca Nicoletti nelle pagine di “Una notte ho sognato che parlavi”, edito da Mondadori e presentato sul palco di Piazza Magenta assieme alla giornalista Stella Pende.
Un memoir e insieme un libro-verità in cui si ritrovano esperienze personali e allo stesso condivise da tutte quelle famiglie che incontrano sulla propria strada l’autismo.
Gianluca Nicoletti, con la passione e l’ironia che lo contraddistingue, parla di Tommy, un simpatico e riccioluto adolescente, la sua “ombra silenziosa”, e dell’universo dolceamaro fatto di visite alla Asl e di gite in tandem, di risse verbali per un posto a sedere in autobus e di carezze sulla testa a dire sono felice.
“Una notte ho sognato che parlavi” è la storia di uno straordinario rapporto: “Il padre di un autistico di solito fugge. Quando non fugge, lui e il figlio diventano gemelli inseparabili”, scrive Nicoletti.
A fare da cornice come di consueto la musica: saranno le sonorità di Luca Pincini, già primo violoncello di Ennio Morricone, ad accompagnare questo ultimo appuntamento ripercorrendo in assolo acustico diversi stili e generi musicali.
Si conclude così il festival sul piacere di leggere: dodici le serate, diciotto i libri presentati, quattro doppi appuntamenti e Leggodigitale. Oltre cento, tra autori, conduttori, ospiti e musicisti, le persone salite sul palco rosso di piazza Magenta in questa edizione 2013. Costante la presenza del pubblico che ha partecipato agli incontri superando le presenze degli anni precedenti con punte record nella serate con Luigi Scalfari, Luigi Bisignani e Carlo Freccero. Fortissima anche quest’anno il coinvolgimento della rete che ha interagito soprattutto su Twitter e Facebook, dando voce al pubblico in piazza e sul web.
Giunto alla sua settima edizione, il “festival sul piacere di leggere”, si è trasformato quest’anno anche in “festival dell’amicizia”, fil rouge di tutte le opere presentate e di tutte le serate, nel corso delle quali è stato chiesto agli ospiti “cos’è per voi l’amicizia?”.
Da Antonella Boralevi a Giuseppe Di Piazza a Roberto Napoletano; da Stefano Brusadelli ad Antonella Martinelli a Barbara D’Urso; Paolo Crepet, Enrico Rava, Barbara Casini, Gregorio Magini, e ancora Nada Malanima, Michele Ainis, Gianni Di Giovanni, Stefano Lucchini, Gianluca Nicoletti, tutti hanno contribuito a realizzare un’avvincente indagine sull’amicizia oggi.