GROSSETO – I recenti fatti di cronaca che hanno visto aumentare il numero dei decessi delle vittime della strada, alimentano la riflessione anche da parte dell’amministrazione comunale di Grosseto. L’assessore alla mobilità Arsenio Carosi, interviene in questi termini: «La preoccupazione e il rammarico per quanto accaduto in questi ultimi giorni sulle strade urbane di Grosseto rafforzano il convincimento di quanto sia fondamentale un lavoro attento, costante, capillare sulla mobilità urbana. I dati statistici a livello nazionale sottolineano il fenomeno della vulnerabilità del trasporto cosiddetto “debole” e sempre la statistica parla di mancato rispetto delle norme come una delle cause principali alla base di simili incidenti».
«Ecco allora che riflettere su questi temi significa pensare a soluzioni che contemplino diversi ambiti – prosegue Carosi -. Da tempo l’amministrazione comunale è impegnata nel campo dell’educazione e della formazione nelle scuole, a partire dai bambini della prima infanzia fino ad arrivare agli studenti delle superiori. Ci auguriamo che questo lavoro possa diventare una costante in tutti i plessi scolastici perché consideriamo fondamentale crescere adulti con una sensibilità e con cultura della mobilità diversa, all’insegna della prudenza e del rispetto».
«C’è poi l’aspetto delle misure che competono più direttamente alle istituzioni pubbliche – aggiunge Carosi -. A questo proposito entro la fine dell’anno il Comune arriverà a un punto fondamentale per il lavoro che ci vede impegnati sulla ridefinizione complessiva del piano urbano del traffico e della mobilità. Un progetto che prevede anche il coinvolgimento dei cittadini. Mentre è di qualche giorno fa l’approvazione di un progetto (per il quale è stato richiesto un finanziamento regionale) finalizzato a risistemare la cartellonistica stradale in città. Alla luce di questi eventi tragici s’impongono comunque anche misure immediate e gli interventi che stiamo studiando saranno di diverso tipo».
«Da un’accurata mappatura delle zone considerate di maggiore criticità (quelle cioé in cui il traffico risulta più elevato) valuteremo, anche con il contributo delle diverse associazioni cittadine, dove sia opportuno una più costante pulitura degli accessi, una segnaletica diversa, l’unificazione dei criteri di precedenza tra biciclette e veicoli, così come la necessità di dissuasori o l’installazione di misuratori di velocità. Gli strumenti elettronici che abbiamo attivato in diversi punti del capoluogo ci forniranno nuovi dati, utili a farci muovere nella giusta direzione – conclude Carosi -. Rimane il fatto che sopra ad ogni altra cosa la migliore terapia continua a essere la pratica della prudenza e del rispetto della normativa del codice stradale».