FOLLONICA – La proposta è stata lanciata dal palco della festa democratica di Follonica. Riuniti intorno al tavolo del Pd, venerdì scorso insieme al segretario comunale Mirko Trebeschi e alla segretaria Provinciale Barbara Pinzuti, i sindaci del Golfo, Eleonora Baldi, Gianni Anselmi per Piombino e Fabio Tinti per Castagneto Carducci hanno aperto una prima riflessione sul futuro del territorio.
Un territorio che può ripartire se sta insieme e se viene ripensato nelle sue potenzialità. Su questi basi si sono espressi i tre primi cittadini inziando a ragionare, come già succede da qualche mese, non solo sulla riconversione tencologia del polo industriale di Piombino e sulle possibilità di sviluppo legate per esempio all’arrivo della Concordia, ma anche su nuovi progetti di promozione del territorio. Natualemente durante l’icontro si è parlato anche dell’ingresso di Piombino in provincia di Grosseto e di come i dieci comuni che si aprono tra la val di Pecora e la val di Cornia possono contare su risorse interessanti e una vsta offerta turistica.
Per il sindaco Eleonora Baldi però il concetto di “Alta Maremma” non si deve limitare soltanto ad un “brand”, un marchio commerciale, ma ad una visione complessiva del territorio. Proprio il sindaco Baldi ha parlato infatti durante l’incontro di «una “smart communities”» e cioè di un «territorio che deve trasformarsi in una rete di servizi per agevolare l’accesso alle informazioni utili, ma soprattutto per lanciare quell’idea di innovazione che, al servizio di tradizioni, cultura, economia, caratterizzi l’Alta Maremma come “Città diffusa”, come comunità intelligente dal punto di vista di mobilità, sicurezza, educazione, risparmio energetico e ambiente, imprese, centri di ricerca, consorzi, sistema parchi, sistema musei, sistema enogastronomico». Al centro del progetto Alta Maremma insomma ci dovrà essere la «coesione territoriale», il resto verrà da sé.