di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Tre ciclisti uccisi in tre anni, tutti nello stesso tratto di strada cittadino. A viale della Repubblica spetta il triste primato statistico ed è per questo che una bici bianca è stata collocata lungo la strada, nel ricordo di Vilia Simonetti, Mario Mari e Pietro Magagnini, travolti dalle auto mentre erano in sella alla proprie bici. New York, Londra, Milano, Roma e oggi, purtroppo, Grosseto, la “ghost bike”, ovvero la bici fantasma interamente verniciata di bianco, arriva anche qua, collocata in viale della Repubblica, come simbolo e al tempo stesso ricordo e monito, nella speranza che questi episodi non si verifichino più. Dice «basta» ad alta voce Angelo Fedi, della Fiab Grossetociclabile che da anni si batte per una mobilità sostenibile e sicura. Non lo dice per farsi sentire, ma solo per nascondere la commozione e le lacrime di una ricordo doloroso. Le morti sulla strada di Pietro Magagnini e di Mario Mari sono recentissime, quella di Vilia Simonetti risale invece al 2011, ma non è stata dimenticata. Così come non è stata dimenticata Messadia Ben Tajeb, altra ciclista investita, questa volta in via Senese, nel luglio del 2012: «Simbolicamente – spiega Fedi – una parte di questa bici bianca è anche sua».
L’iniziativa di oggi pomeriggio era già programmata. Dopo 25 anni di Festambiente, l’obiettivo era quello di percorrere per la prima volta in bicicletta l’Aurelia e giungere all’Enaoli, dove si tiene la manifestazione. I recenti fatti di cronaca però, hanno spostato ancor di più l’attenzione sul problema sicurezza legato ai ciclisti. «In questo tratto di strada ci sono due parchi e due scuole, oltre all’inizio della pista ciclabile che porta a Marina di Grosseto – osserva Angelo Gentili -. Non servono altre vittime per capire che occorre una revisione del tracciato, con dissuasori di velocità e zone protette per chi percorre la ciclabile». Per questo viene chiesta a gran voce la revisione immediata del tratto di strada che interessa viale della Repubblica. Là, dove adesso c’è una bici bianca, simbolo di vite spezzate e di grande dolore.