CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – A 25 anni dall’approvazione del primo progetto sulla realizzazione della Residenza per accoglienza, l’amministrazione comunale decide di cambiare il percorso intrapreso fino ad ora e pubblica un bando a permuta di beni comunali per l’individuazione di una struttura che ospiterà la Residenza. Una scelta questa che dovrebbe portare a sveltire l’iter del progetto. Prese in esame le condizioni attuali della Casa Albergo tutt’oggi in attività, sono emerse problematiche legate ad esigenze di ristrutturazione e alla necessità di interventi riguardo alla stabilità che hanno portato alla diminuzione del numero delle persone ospitate (da 25 a 10). Per questo, l’Amministrazione ha deciso di intraprendere una strada alternativa abbandonando l’idea di poter utilizzare ancora la struttura momentaneamente in uso. Al termine di queste valutazioni, è stata votata nel Consiglio Comunale del 25 luglio 2013, una “Permuta di beni comunali con un complesso di proprietà di terzi con destinazione turistico ricettiva posta all’interno del capoluogo” capace di ospitare una Residenza per assistenza agli anziani. «Con questo progetto – spiega il sindaco Giancarlo Farnetani -, siamo convinti di poter realizzare in tempi brevi una struttura capace di rispondere alle esigenze dei cittadini castiglionesi. Questa sarà un’operazione in grado di accorciare notevolmente i tempi necessari per la realizzazione della struttura di accoglienza. Un impegno che ho preso personalmente, e a nome di tutta la mia Giunta, che intendo portare a compimento nel minor tempo possibile».
La Storia:
L’iter parte da lontano afferma l’amministrazione comunale «Già durante la prima Giunta Farnetani nel 1988, furono svolte le pratiche per l’approvazione del progetto, la variante al PRG, la concessione di mutuo e il decreto espropriativo dell’area individuata per l’edificazione. Da qui, il primo affidamento per la realizzazione arrivò durante la Giunta Roggiolani nel 1994 con un appalto partito nel ’95 grazie al quale si realizzò solamente lo scheletro della struttura e che poi avrebbe previsto, nel primo stralcio, la costruzione di 12 camere doppie per 24 posti letto più servizi comuni che non furono mai realizzati a seguito del fallimento della ditta nel 1999, con riconsegna del cantiere nel 2000. Nel 2005 – prosegue la nota dell’amministrazione -, con la Giunta Faenzi, fu adottata la procedura del project financing che fallì senza alcun risultato: a seguito di bando venne individuata una impresa che avrebbe dovuto redigere il progetto, realizzare la costruzione e gestire la struttura della r.s.a. L’intento fu vano a causa di inadempimenti contrattuali e cambi di struttura societaria che decretarono la fine del progetto con rescissione del contratto nel febbraio 2009. Con l’insediamento dell’attuale Giunta Farnetani ripartono gli studi del progetto dal punto in cui era stato abbandonato: per un anno intero i tecnici hanno seguito tutte le pratiche legate agli espropri con relative problematiche ancora in attesa di risoluzione definitiva».
La tempistica:
Con il bando pubblicato il 30 luglio, sono stati individuati i termini per la consegna delle proposte entro le ore 12.00 del 16 settembre dopo di che, una apposita commissione, provvederà ad esaminare le offerte e all’accettazione definitiva della proposta più vantaggiosa. Nel bando, sono inoltre indicate le caratteristiche dell’immobile offerto e i tempi necessari al proponente per la realizzazione di eventuali adeguamenti per rendere la struttura funzionale alla realizzazione della Residenza di accoglienza: per queste procedure sono previsti massimo 200 giorni. Per la realizzazione di questo progetto, il comune ha individuato i fabbricati da permutare nell’attuale Casa Albergo per anziani situata nel paese vecchio e un fabbricato posto in centro storico composto da due appartamenti e due spazi a piano terra adibiti a magazzini.
Le finalità:
La Residenza per assistenza è la struttura che consentirà di ospitare persone autosufficienti con disagi abitativi e/o socio-economici e di rispondere a bisogni giornalieri di anziani e disabili con attività assistenziali dirette per più ore al giorno garantendo l’alta integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale. «E’ in costante aumento il numero di persone oltre i 65 anni che si trovano in condizioni di solitudine con una scarsa rete familiare e amicale – dice il consigliere con delega al sociale Sandra Mucciarini -. Questo ci ha indotto a pensare un servizio che rispondesse più fedelmente possibile ai bisogni dei cittadini. Molti anziani, inoltre, non riescono a far fronte alle spese di ordinaria amministrazione: l’affitto, l’alimentazione, le cure mediche. Così, in un’ottica di promozione del benessere al fine di garantire una buona qualità di vita a chi è in difficoltà, il nuovo progetto di Residenza per accoglienza si prefigge lo scopo di ospitare 20 anziani con la possibilità di offrire inoltre, 30 posti per il diurno accessibile anche ai disabili».