GROSSETO – Turismo in crisi con sempre più italiani che rinunciano alle ferie. Per i campeggi le cose vanno un po’ meglio e al calo a due cifre che si registra per il dato generale nel settore del turismo “all’aria aperta” le presenze si sono ridotte un po’ meno. A dirlo sono dati raccolti dall’Osservatoio Turismo Aria Aperta (www.osservatorioturismoariaaperta.it).
Certo è che anche in Toscana la crisi non risparmia i campeggi: per il mese di agosto si prevede una diminuzione delle presenze del 5% circa rispetto all’anno precedente, con il dato della provinica di Grosseto poco superiore alla media regionale: – 5,1%.
Anche per settembre le aspettative non sono ottimistiche benché leggermente migliori rispetto al mese centrale dell’estate e in linea con quanto rilevato nei primi mesi della stagione 2013 che segnala una diminuzione del 4%.
La domanda interna cala di oltre il 5%, anche quella estera però manifesta un lieve cedimento (-3%).
I dati, seppur non tranquillizzanti, segnalano un mercato che tuttora riesce a tenere fronte alla crisi del turismo degli italiani che, secondo le rilevazioni di Unioncamere, dovrebbero diminuire del 10% circa il numero di viaggi durante l’estate 2013, riducendo anche le abitudini di consumo in termini di durata, convenienza delle destinazioni, tipologie ricettive.
Il valore è condizionato dai risultati delle aree costiere, che rappresentano la gran parte dell’offerta toscana di turismo all’aria aperta. Le altre aree segnalano andamenti altalenanti. Solo gli imprenditori dei comuni della montagna segnalano una aspettativa positiva per agosto e per settembre. Le aree della “tipicità toscana”, la collina, le terme e tutte le destinazioni a cavallo tra i piccoli borghi e la campagna segnalano una diminuzione già dall’inizio dell’estate, talvolta più marcata per gli stranieri che per gli italiani (primi due mesi estivi, nei comuni a risorsa prevalente “campagna collina”: italiani -4%, stranieri -12%; comuni a risorsa prevalente “altro interesse”: italiani -6%, stranieri -8,9%). Anche la risorsa culturale, quella di “arte affari”, serbatoio importante per il turismo toscano, prevede un calo del 6% per il mese di agosto e del 2% per quello di settembre, ( in questo dato influisce molto Pisa che, nelle regola della regione e dell’ISTAT è Città d’arte, mentre in realtà i campeggi sono quasi tutti a Marina di Pisa, Calambrone e Tirrenia e dovrebbero essere inseriti nel comparto balneare). Se effettuiamo questa correzione il dato del balneare peggiora lievemente e migliora quello arte e affari.
I risultati sono tuttavia migliori di quanto raccolto a giugno e luglio, che indicavano una diminuizione dell’11% degli italiani e del 7% degli stranieri.
Il balneare regge meglio di altre destinazioni con la diminuzione del 4% segnalata per agosto e settembre, in lieve peggioramento tuttavia rispetto a quanto avvenuto nei primi due mesi dell’estate.
Notizie meno cattive dall’Elba, che tuttavia esce da anni difficili, con diminuzione vicina all’1% ma con la buona notizia di un ritorno degli stranieri (+1,5%).