MARINA DI GROSSETO – Dopo la solidarietà del sindaco Emilio Bonifazi, l’assessore Emanuel Cerciello, aggredito in spiaggia da un venditore abusivo per aver denunciato la sua presenza alle forze dell’ordine, riceve la vicinanza anche della Confcommercio che si schiera dalla sua parte e chiede un’azione congiunta per continuare a contrastare l’abusivismo.
Ad intervenire è direttamente il presidente di Confcommercio Filippo Lombardelli. «Sono esterrefatto – dice – di fronte alla reazione dei presenti e alle minacce rivolte a chi denuncia episodi di abusivismo commerciale; evidentemente questi individui si sentono protetti da organizzazioni che riescono a intimidire chi tenta di ripristinare la legalità».
«Il commercio illegale – aggiunge – in Italia viene stimato complessivamente attorno ai tredici miliardi di Euro all’anno, una vera e propria Finanziaria: sono soldi sottratti alle tasse, al di fuori delle regole e delle tutele. In una città in cui molti abitanti stanno perdendo il lavoro, in cui le fabbriche del settore tessile chiudono, come la Mabro e il suo indotto, è veramente triste vedere persone che, non solo acquistano prodotti fabbricati illegalmente, senza controlli per i materiali e tutele per gli operai, ma arrivano al punto di difendere chi, per quanto spinto dal bisogno, viene in Italia per svolgere questi commerci e si appoggia ad organizzazioni illegali».
Alla voce di Lombardelli fanno eco Donella Bellucci, presidente di Federmoda, e Agostino Ottaviani, presidente della Federazione Italiana Venditori Ambulanti: «Forse dobbiamo essere più chiari ed incisivi per far capire alla gente che l’acquisto di prodotti contraffatti è deleterio, oltre che per i commercianti regolari, anche per gli stessi cittadini. Chi ha un figlio, un parente, un amico che sta perdendo il lavoro nelle aziende produttrici, oppure che sta pensando di chiudere la propria attività commerciale, deve riflettere bene sul significato di un acquisto illegale. Il commerciante acquista da aziende che producono o importano regolarmente, che pagano imposte e contributi ai loro dipendenti; a sua volta paga imposte e tasse e, se non lo fa, viene giustamente sanzionato pesantemente. I frutti del commercio vengono reinvestiti sul territorio e generano a loro volta ulteriore reddito, mentre quelli illegali finanziano solo altra illegalità, magari assai più pericolosa, e favoriscono la calata in massa di boss e gregari della criminalità».
Il Presidente Lombardelli richiama infine l’attenzione sulla lotta ai commerci illegali. «Deve essere una lotta compatta, di tutte le Istituzioni: sindaci, assessori, organi di polizia, associazioni di commercianti e artigiani. Nessuno deve sentirsi abbandonato. Vorremmo che, attorno a Cerciello e ai tanti altri che lottano per la legalità, ci fosse il pieno sostegno di tutti, anche dei cittadini. Vorremmo che ciascuno di noi fosse consapevole di quanto sia deleterio per la nostra economia lasciarsi circondare e conquistare dalla illegalità e dalla malavita; la lotta non è contro i poveri sfruttati, ma contro chi li sfrutta, esponendoli da soli ai rischi dei controlli e dei sequestri e sfuggendo, impunito, con il grosso del guadagno. Se vogliamo aiutare gli immigrati rivolgiamoci alle numerose organizzazioni che, con grande impegno, cercano di migliorare la loro vita nei paesi di origine, oppure li supportano nella ricerca di un lavoro onesto in Italia».