di Barbara Farnetani
GROSSETO – Battono tra via Roma, via Trento e via Bolzano. Una sorta di triangolo della prostituzione in pieno centro cittadino, a Grosseto. E così la scorsa notte è scattato l’ennesimo controllo: tre auto dell’ufficio volanti della Questura, dirette da Antonio Marchiò, hanno pattugliato la zona e trasportato tutte le ragazze in caserma per controlli più approfonditi. Due ragazze, entrambe rumene, sono state prelevate da davanti all’Inps, mentre le altre sei (due sudamericane, una rumena, due albanesi e un’italiana), dall’angolo tra via Roma e via Bolzano.
Le ragazze sono state trasportate in Questura per accertamenti, per verificare che fossero in regola con i permessi di soggiorno o che non avessero commesso altri reati, magari contro il patrimonio. Il fenomeno della prostituzione è infatti particolarmente difficile da contrastare, anche prostituirsi, in sé, non costituisce reato. L’unica cosa che le forze dell’ordine possono fare è vigilare e controllare che magari, queste signorine, perlopiù straniere, non commettano altri reati, magari contro il patrimonio.
Le ragazze, tutte giovanissime (una ha solo 19 anni), sono state trasportate in Questura dove sono stati controllati loro i documenti: l’italiana è residente a Grosseto, mentre una delle sudamericane è stata denunciata, per l’ennesima volta, per inottemperanza al foglio di via obbligatorio da Grosseto. Sembra che al momento dei controlli le giovani abbiano chiesto soltanto «ci vorrà molto questa volta?» evidentemente preoccupate di perdere tutta la nottata di lavoro.
Le ragazze infatti, tranne una di loro, vengono perlopiù da altre città, come Firenze. Arrivano a Grosseto con il treno o con il bus (per questo poi restano a lavorare nella zona della stazione), battono tutta la notte e la mattina ripartono con il primo treno utile.