GROSSETO – «Non c’è competizione tra servizio pubblico e cooperative» lo afferma Antonio Terribile (nella foto a destra), presidente del Comitato territoriale locale di Legacoop intervenendo sulla polemica delle sternalizzazioni degli asili nido comunali. «Le vicende di questi giorni mi hanno amareggiato per l’idea che da parte di alcuni si è voluto dare della cooperazione sociale che lavora nel settore dei servizi educativi. La cooperazione sociale non è in competizione o in conflitto con il servizio pubblico, che riteniamo costituisca un elemento di garanzia della trasparenza e qualità dei servizi erogati ai cittadini, e rispetto al quale il mondo cooperativo agisce in una logica sussidiaria e di collaborazione. Dove si è fatta questa scelta per la gestione di alcuni asili comunali, la qualità del servizio è rimasta inalterata e c’è un elevato livello di soddisfazione da parte degli utenti».
«Legacoop – prosegue Terribile – è contraria alla privatizzazione dei servizi pubblici, che significa delegare al mercato la copertura della domanda di intervento sociale, ma viceversa è convinta della bontà del ricorso alle esternalizzazioni dei servizi in una cornice chiara di regole e controlli sulla qualità e appropriatezza dei servizi. Questo può valere naturalmente anche per quelli educativi, ma sul presupposto di un disegno organico al centro del quale stanno i bisogni degli utenti e non logiche basate sul profitto o semplicemente sulla riduzione dei costi. A questo proposito, e concludo, vorrei fosse chiaro a tutti che le cooperative sociali non ci stanno proprio ad essere considerate un serbatoio di manodopera dequalificata e a basso costo, al quale attingere per risparmiare. Non è questa la nostra realtà imprenditoriale e sociale, che viceversa è costituita da aziende serie, che rispettano i contratti di lavoro, formano continuamente i propri soci ed esprimono una capacità progettuale e gestionale di valore elevato».