GROSSETO – Un iter più semplice per i piccoli interventi di riqualificazione dei porti. Lo chiede, alla Regione toscana, il vicepresidente della Provincia di Grosseto e assessore al Governo del Territorio Marco Sabatini: «La Regione Toscana è entrata nel vivo della revisione della Legge regionale 1/2005 sul governo del territorio. Questa deve essere l’occasione per intervenire con estrema attenzione anche sulla pianificazione portuale, dove i piani regolatori sono ormai datati e non rispondono alle esigenze di riqualificazione dei nostri porti. L’esperienza ci dice che in Toscana la pianificazione territoriale va troppo a rilento, con tempi di gestazione così lunghi che finiscono per generare strumenti urbanistici spesso superati dalla realtà. Ciò è particolarmente evidente nella disciplina portuale, che non risponde in modo adeguato alla richiesta di dinamicità di contesti economici e sociali in continua evoluzione».
«Le procedure di autorizzazione complesse ci devono essere e sono una garanzia fondamentale per i cittadini e per la salvaguardia ambientale quando si tratta di grandi interventi infrastrutturali – prosegue Sabatini -, come l’ampliamento e la costruzione di nuovi porti, porti ad uso commerciale, o la realizzazione di dighe foranee. In questo caso è corretto il coinvolgimento totale e diretto degli enti sovraordinati, anche attraverso gli organi consiliari. Ma è assurdo che la stessa procedura venga utilizzata per autorizzare interventi di riqualificazione funzionale e ambientale minimi, che incidono più su aspetti organizzativi e che non richiedono neppure modifiche del Ptc e del Pit. In questo caso è assurdo che la Regione e la Provincia, come attualmente prevede la normativa regionale, debbano partecipare all’intesa preliminare, all’accordo di pianificazione e debbano ratificare il tutto nei rispettivi Consigli, impedendo, di fatto, di dare risposte in tempi brevi».
«La Provincia di Grosseto ha proposto una serie di emendamenti che vanno nella direzione della semplificazione e dell’efficienza – precisa Sabatini -. Questi emendamenti sono stati accolti dall’Upi, l’Unione delle Province italiane, e adesso sono all’attenzione della Regione. Ci auguriamo che vengano tenuti nella giusta considerazione per il futuro dei nostri porti. I grandi progetti speculativi sulla portualità non sono compatibili con lo sviluppo della provincia di Grosseto, ma la riorganizzazione dei bacini portuali, soprattutto di quelli della nautica da diporto, è per questo territorio un passaggio fondamentale, per dare nuovo impulso alle attività commerciali, turistiche e a quelle di servizio alla nautica, con benefici per l’economia locale».