di Barbara Farnetani
PUNTA ALA – Si è presentato ai carabinieri di Punta Ala forse perché stanco di vivere in clandestinità. Così, ieri pomeriggio Xhevahir Gjuta detto Jimmy, l’albanese di 26 anni che si credeva disperso in mare dal marzo scorso, ha messo fine alla sua fuga durata quattro mesi. Il giovane era scomparso il 14 marzo, un giovedi, si credeva durante una immersione nelle acque d Punta Ala, lasciando vicino alla spiaggia anche l’auto.
La domenica il cugino, che viveva con lui, ne aveva denunciato la scomparsa. Da quel momento arano scattate le ricerche, via terra e via mare, giorni e giorni in cui erano stati impegnati carabinieri e guardia costiera, con i sub che scandagliavano i fondali alla ricerca del giovane. Ma di Jimmy nessuna traccia.
Ieri pomeriggio poi il rientro a casa. Il giovane si è presentato ai militari di Punta Ala. Non si conoscono i motivi di questa fuga, il giovane doveva sposarsi ad aprile in Albania e forse la fuga è da ricercarsi proprio in ragioni sentimentali. Sembra che in questi mesi Jimmy sia stato in una città del nord Italia, forse Milano, facendo di tutto per non farsi rintracciare nemmeno dalle forze dell’ordine e vivendo, di fatto, in una sorta di clandestinità. Al momento non ci sono ipotesi di reato, però è possibile che Jimmy sia ascoltato dal magistrato nei prossimi giorni.