GIANNUTRI – A Giannutri mancano «i servizi igienici pubblici, tanto che d’estate decine di persone ogni giorno (centinaia il sabato e la domenica), sono costrette a supplire con l’uso di cespugli». Problema che si è acuito da alcuni anni a questa parte «da quando cioè l’unico esercizio pubblico (bar-ristorante) ha chiuso i battenti». Attlio Brothel, consigliere comunale di opposizione all’Isola del giglio chiede urgentemente una soluzione magari con «l’installazione di uno o più postazioni di servizi igienici di tipo chimico da parte del Comune o dell’Ente Parco (o di entrambi). Non si tratta di gente maleducata ma di poveri turisti che, in preda a bisogni urgenti, non possono fare altro che adeguarsi alle esigenze fisiologiche. Non è difficile imbattersi in persone, perlopiù anziane, che fanno pipì in pieno giorno, in zone nemmeno troppo appartate, creando disagi per gli interessati ed una situazione igienico – sanitaria carente».
Brothel parla poi del tavolo tecnico sui problemi dell’isola. «Avevamo sperato che potesse dare buoni risultati con l’accordo tra Ministero dell’Ambiente, Regione, Provincia e Ente Parco, su un’area ecologica attrezzata per il conferimento dei rifiuti e il recupero e la valorizzazione dell’area archeologica romana di Villa Domizia. L’Isola ecologica non è stata realizzata nemmeno quest’anno, a quanto pare per questioni e lungaggini burocratiche che attribuirebbero all’Agenzia del Demanio la difficoltà di concludere in maniera rapida il procedimento per la concessione dell’area demaniale sulla quale realizzare l’Isola ecologica. Francamente ci lascia esterrefatti la circostanza che non si possa concedere al Comune la disponibilità di una piccola porzione di area demaniale a Giannutri, per pubblica utilità. Piuttosto propendiamo per un calo di interesse da parte di chi avrebbe dovuto portare a compimento le procedure, lasciate a “metà strada”».