di Michele Marchiani
FOLLONICA – Si è svolto al casello idraluco in mezzo a una vasta, vastissima cornice di pubblico, l’appuntamento atteso della premiazione del Premio Salmastro 2013 dal tema “Con gusto”. La serata, col passare degli anni, assomiglia più a una bella festa che a una reale premiazione. È un’occasione d’incontro per ritrovarsi oppure per conoscersi poiché, sempre più, numerosi partecipanti vengono da altri paesi. Vengono da lontano eppure bastano un paio di respiri salmastri ed entrano tutti a far parte dell’ambiente. Perfettamente, amichevolmente integrati.
La serata di ieri è stata particolarmente emozionante grazie alla favolosa voce di Valentina Toni che ha accarezzato melodie spaziando da Giorgia fino a Gaber passando per il celeberrimo “That’s amore” di Dean Martin che, nonostante oggi faccia venir in mente roba congelata è pur sempre un gran pezzo. È comunque la voce di Valentina, intensa persuasiva, è stata baluardo contro ogni congelamento.
L’attore coinvolto che ci ha accompagnati è a sua volta un magnifico talento locale: il grande Vincenzo Levante. Carica espressiva a mille. Simpatia e beffarda enfasi. La nutrita platea salmastra si è spellata le mani anche per l’ottimo Vincenzo.
Il sindaco Eleonora Baldi ha trattenuto a stento l’emozione e a un certo punto ha dovuto anche dirlo con palpabile orgoglio: “A Follonica abbiamo una cassaforte piena di tesori, di questi tesori che recitano, cantano scrivono, si esprimono andando a segno. Colpendo dritto al cuore”.
E appunto per quanto riguarda il cuore sono stati momenti di grande emozione quando il professor Nedo Bianchi, reduce da una brutta malattia, insegnante di Educazione Artistica in pensione e grande appassionato di ricerca storica è stato premiato come insigne follonichese che si è distinto per la cultura.
La ricerca ha portato Nedo a ricostruire, descrivere arricchendo con spunti provenienti dalla propria esplosiva creatività, eventi “minori” della nostra storia, ma profondamente significativi e toccanti. Che senza la voce narrante e senza la penna del professore sarebbero scivolati nell’oblio mestamente, scomparendo senza rumore. I suoi lavori frutto di quest’attività sono “Mafalda e la siepe di ginestre” e “Il tenente Gino e il soldato Giovanni” entrambi editi da Effigi.
Grande soddisfazione per la serata anche da parte degli assessori presenti, Davide Novelli e Andrea Benini, che hanno fatto la parte degli emozionati padroni di casa.
È analogo ruolo, come padrona di casa e pure deus ex machina della manifestazione l’ha coperto come sempre la bravissima Lucia Stanzani, creatrice del progetto Salmastro giunto alla sua terza edizione e, tuttofare, conduttrice di serata, orgogliosissima persentatrice del grande lavoro da lei meticolosamente assemblato con successo coinvolgendo, visto l’argomento, l’associazione dei ristoratori presente con il suo rappresentante Michele Coccola che ci ha fornito la preziosa ricetta del filetto di Spigola al Sugo di Noci ma pure con la partecipazione di altri che, come lui, hanno realizzato ricette in tema con la serata e che potremo provare presso i locali dove son state realizzate.
L’enoteca Marrini ci tenta con il “Cinghiale in bianco” mentre l’Osteria Pacianca ci seduce con Pici alle Briciole di Mare con Polpo al Timo del Cerboli, Lo Scalo del Granduca ha proposto il Tortino al cioccolato Fondente del Venezuela, il Ristorante Nero di Seppia svela i segreti del Farotto di Mare.
Insomma è stata una grande serata, e in mezzo noi, un gruppo di appassionati di storie che ci siamo cimentati in questa gara sostanzialmente divertendosi, come sempre. Una novantina, di racconti pervenuti e letti da un’attivissima eterogenea giuria che ha fatto un grande, ma gratificante lavoro di difficile selezione.
In mezzo a questo, dicevo, noi, con la vincitrice junior Sara Fantini con “Girasoli in bicicletta” e quella senior, Maria Zuccoli, con “Brodo”. E a seguire l’ entusiasta mucchio selvaggio, con Serena Da Ronco ed il suo “Amore al sugo di noci”, Nicoletta Coppo e il suo “Il vino degli amanti”, Maria Oggioni con “Ostrea Edulis”, Gianni Gandini con “Una Cotoletta è per sempre”, Teresa Sala con “La mia vita”, Massimo Batino “Dialoghi col frigorifero”, Maria Adelaide Faccenda con “ Lo vino pretto”, Marco Volpe con “Spaghetti a Detroit”, Giorgio Gasperini e la sua “Polvere nera” ed infine con chi vi scrive ed il suo “Horror con gusto”.
Buona lettura e… buona tavola!