ISOLA DEL GIGLIO – «Vorrei denunciare un furto in mare». Così ieri mattina una segnalazione giunta al 1530, il numero blu della Guardia Costiera per le emergenze in mare, ha dato il via ad una delicata operazione volta alla ricerca dell’autore dell’asportazione illegale di Pinna Nobilis, conosciute anche come Nacchere, dalle acque dell’Isola del Giglio. Gli uomini dell’Ufficio marittimo si sono messi subito sulle tracce del “ladro”, riuscendo ad intercettarlo ad un posto di blocco in località Arenella. Nel portabagagli dell’auto sono stati rinvenuti cinque esemplari di Pinna Nobilis, i più grandi molluschi bivalvi del mediterraneo. I molluschi rubati, in realtà erano piuttosto piccoli perché giovani, non più di un anno di vita come ha potuto appurare l’Università “La Sapienza” di Roma, presente sull’isola per l’Emergenza Costa Concordia ed intervenuta su richiesta dalla Capitaneria di Porto. Sono stati proprio i biologi dell’Università ad occuparsi del reimpianto degli esemplari trafugati che erano fortunatamente ancora vivi.
L’autore del reato è un quarantenne in vacanza che si è giustificato dicendo di non sapere che si trattava di una specie protetta. Si tratta infatti di una specie marina preziosa e altamente protetta perché a rischio di estinzione e che, notoriamente, è indice della pulizia delle acque. Purtroppo troppo spesso i Pinna Nobilis vengono rubati da scellerati collezionisti. «L’occasione è propizia – ricorda il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano – per sottolineare l’importanza del numero blu 1530 per ogni segnalazione che riguardi la sicurezza in mare e del mare, a tutela della stessa collettività che attraverso preziose indicazioni come quella odierna può dare un contributo significativo al nostro quotidiano impegno operativo»