SANTA FIORA – Il Festival Internazionale Santa Fiora in Musica continua il suo percorso musicale e culturale portando venerdì 26 luglio presso la Piazza dell’Olmo di Santa Fiora il Trio barracina + 2, un progetto musicale di successo realizzato da Mariano di Nunzio, trombettista, flicornista, compositore e arrangiatore napoletano.
Mariano di Nunzio si diploma in tromba nel 1988 al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, partecipa fin da subito in qualità di musicista a diversi lavori teatrali collaborando con svariati musicisti europei; negli anni che vanno dal 1990 al 2000 costruisce la sua notorietà partecipando a numerosi Fastivals fino all’ideazione e realizzazione, nel gennaio del 2000, del Trio Barraccina (Barra è un quartiere di Napoli, città dove Mariano è nato e cresciuto). La formazione è composta oltre che dal leader Di Nunzio anche da Massimo De Stephanis al contrabbasso e Daniele Fusi alla batteria, i quali diventano +2 nel 2010 con Sandro Marra al sax alto e clarinetto ed Andrea Rellini al violoncello e elettronica.
Mariano Di Nunzio porta a Santa Fiora il Trio Barraccina + 2 con un programma che si suddivide in “la Cantata” “Drums” e “Sonata a 3+2”; nello specifico la “Sonata a 3+2” è spartita in cinque momenti, rispettivamente: “Allegro”,“Adagio”,“Andantino”, “Scherzo” e “Finale con brio”. Il progetto musicale di Di Nunzio spinge i performers verso nuovi confini artistici, capaci così di tracciare nuovi orizzonti musicali; una “scansione dei brani” che prenderà per mano l’ascoltatore e lo accompagnerà oltre i confini dell’improvvisazione.
La Sonata 3+2 del Trio Barracina+2, costruita secondo la struttura della musica classica, in particolare della “Sonata”, ormai da qualche anno in giro per l’Italia si mantiene su un privilegiato piedistallo artistico proprio grazie agli splendidi dialoghi costruiti tra i vari musicisti del progetto.
“La Piazza dell’Olmo con la sua bella sonorità – afferma Vania Pucci, Presidente dell’Associazione Santa Fiora in Musica – aspetta Mariano di Nunzio con il suo concerto. Nel jazz gli strumenti dialogano tra di loro, si susseguono assoli a cui via via si aggiungono gli altri strumenti e così melodie e fraseggi si rincorrono arrivando al cuore e al corpo degli spettatori. Voglia di ritmo e di lirismo – conclude la neo Presidente – sono sicura che anche questo concerto avrà l’attenzione ed il calore degli spettatori.”