di Lorenzo Falconi
GROSSETO – La vicenda Iside, con la decisione dell’amministrazione comunale di Grosseto di cedere la gestione di due asili a terzi, suscita le prime reazioni sia da parte del mondo politico che da parte dei singoli cittadini. «Ormai da due anni l’iter intrapreso dalla giunta Bonifazi andava in questa direzione – osserva il consigliere comunale della Lista Lolini, Riccardo Megale (nella foto) -, quindi non rimango sorpreso da questa decisione. Tuttavia, è paradossale che una giunta che si definisce di centrosinistra arrivi a cedere un servizio di questa entità e di fatto a privatizzarlo». Parole che non necessitano di molte interpretazioni quelle pronunciate da Megale che chiede spiegazioni nel prossimo consiglio comunale: «Vorrei che il sindaco e l’assessore Luca Ceccarelli, dessero delle motivazioni valide a questa decisione, non solo dei pretesti. Oltretutto questo tipo di soluzione non prevede alcun risparmio per noi cittadini. Saremo costretti a pagare il servizio di privatizzazione e in aggiunta i dipendenti che verranno impiegati in latri settori comunali. In sintesi avremo minor qualità di servizio e costi maggiori».
Un intervento, quello di Megale, che trova eco anche nelle parole di Rinaldo Carlicchi, in rappresentanza del comitato dei genitori Iside: «Avevamo previsto tutto – dichiara Carlicchi -. È iniziata la privatizzazione delle scuole comunali, le tariffe non saranno abbassate neanche per le famiglie numerose e le promesse dell’assessore si sono rilevate le solite bugie. Spero che il consiglio comunale blocchi questa assurdità, per completare i disatri a Ceccarelli mancava quello di creare asili di serie A e di serie B, fregandosene della continuità didattica. Come sempre le modifiche le propone ad agosto, ma questo è il suo stile»