di Barbara Farnetani
GROSSETO – Si intitola “Ombra bianca” ed è il viaggio in un’Africa che non ti aspetti, una terra in cui nascere bianco può essere una disgrazia, come avviene ai bambini albini in Tanzania, segregati e rifiutati dalle loro stesse famiglie, rinchiusi in comunità che sono veri e propri lager. Una realtà che nessuno conosce e che lo scrittore grossetano Cristiano Gentili, 38 anni, ha voluto portare all’attenzione dei lettori nel suo romanzo “Ombra bianca” che prende spunto proprio da questa realtà. La storia è quella della piccola Adimu, dai tratti africani ma dalla pelle come il latte, mutilata per compiere un rito propiziatorio. Una storia che ha toccato profondamente l’autore tanto da portarlo a scrivere prima un racconto breve “Adimu, un’ombra bianca”, che è poi diventato il romanzo di cui stiamo parlando.
«Nel 2009, mentre lavoravo in Darfur, un collega mi informò dell’incredibile realtà degli africani con albinismo – racconta l’autore sul suo blog -. Nel 2011 presi un’aspettativa lavorativa e viaggiai per la Tanzania, il paese con il più alto tasso di albinismo al mondo, in compagnia di un’attivista dei diritti umani al fine di comprendere le radici del pregiudizio nei confronti degli albini africani, le loro condizioni di vita e la loro reale esclusione sociale. Ho viaggiato per il paese travestendomi da turista curioso facendo sempre finta di trovarmi per caso dove invece ero per scelta».
«Ho incontrato adulti con albinismo; ho visitato aree rurali dove forte è il fenomeno della discriminazione; ho incontrato familiari, vittime e carnefici inconsapevoli – prosegue lo scrittore -; ho visitato due comunità protette dove vivono molti bambini bianchi come il latte. La conoscenza della realtà degli albini africani è però solo l’inizio. Il miglioramento delle condizioni reali di vita degli africani con albinismo è l’obiettivo a lungo termine ed è nelle nostre mani. Da solo potrò fare poco. Il mio impegno con il lettore si concretizza nel dedicarmi a questa causa senza chiedere né accettare donazioni, utilizzando i ricavi della vendita del romanzo per portare avanti la conoscenza del fenomeno, promuovere il libro, tradurlo in altre lingue, coinvolgendo e mobilitando persone e istituzioni che potranno garantire una vita dignitosa ad esseri umani come noi».
Per info o anche per un’anteprima del libro: www.ombrabianca.com