GAVORRANO – Giulio Querci non ci sta. Dopo le «illazioni» dell’opposizone sulla distribuzione delle deleghe da parte di Elisabetta Iacomelli e in particolare per la decisione di assegnare “l’Edilzia privata” proprio al vicesindaco, è lui, il diretto interessato ad intervenire. Una risposta diretta ad Antonio Melillo, che come capogruppo di minoranza, aveva sollevato la questione in consiglio e con un’interrogazione.
«Se il consigliere Melillo – scrive Querci (nella foto a fianco del sindaco Iacomelli) – conosce un qualsiasi motivo per cui il sottoscritto non possa adempiere al compito conferito parli chiaro, oppure si astenga dal fare demagogia di basso livello proveniente dalla peggiore politica. Fare riferimento a fantomatiche lobbies del mattone serve solo a danneggiare la serenità della nostra comunità».
«A differenza di chi ha bisogno di ribadire ogni volta che “alle mie mani non si attacca niente” , – aggiunge Querci – io non ho la necessità di dimostrare la mia onestà in quanto per me parlano i fatti e chi mi conosce lo sa bene».
«Il consigliere Melillo e chi ha alle spalle si rassegnino nel vedermi operativo nel ruolo che il Sindaco mi ha dato» dice ancora Querci che ribadisce come il suo impegno politico e amministrativo sia «trasparente». «Cercherò di ripagare la fiducia ricevuta dalla popolazione – spiega Querci – a partire dai piccoli problemi quotidiani per finire ai problemi di natura più complessa come ad esempio quello sulla “Fiesolana” di Bagno di Gavorrano, sul quale sin dal primo giorno in Comune abbiamo lavorato e che, visto il disagio vissuto dai residenti, è in cima alla lista delle priorità amministrative da risolvere».
Poi l’affondo politico contro Melillo con un “retroscena elettorale” avvenuto prima del voto di maggio quando ancora, forse, gli accordi e le coalzioni dovevano nascere e quando fu proposto al Pd proprio Melillo come candidato sindaco in un «valzer di poltrone» che evientemente aveva dentro anche altri protagonisti della politica locale.
«Concludo rivolgendomi sempre al consigliere di minoranza Melillo, che se proprio non riuscisse a metabolizzare la sconfitta elettorale e la successiva distribuzione delle deleghe potrà, se lo ritiene opportuno, tra 5 anni candidarsi a Sindaco ed in caso di vittoria distribuirà lui le deleghe come più gli aggrada. Dico ciò visto che il suo nome mi fu proposto, nella mia qualità di Segretario Pd di Bagno di Gavorrano, in fase preelettorale, come ipotetico candidato a Sindaco in un valzer di poltrone orchestrato da un burattinaio della politica locale, che fortunatamente non fa parte della mia coalizione, e che ovviamente ricevette risposta negativa».