MASSA MARITTIMA – Solidarietà a Massa Marittima. Oggi, giovedì 18 luglio alle 18.30 nel Palazzo dell’Abbondanza di Massa Marittima in una serata organizzata dal Rotary Club di Massa Marittima Sarà presentato giovedì 18 luglio alle 18.30 nella sala del Palazzo dell’Abbondanza il volume “L’anima: un paesaggio interiore”, raccolta di ottanta immagini immortalate dall’obiettivo di Franco Fontana, tutte dedicate ai moti invisibili dell’anima. La pubblicazione edita dalla società Lavazza a scopo di beneficenza, contiene oltre agli scatti del grande maestro internazionale della fotografia, anche le parole di Giorgio Faletti, Liborio Termine, Franco Fontana e Francesca Lavazza.
L’evento è organizzato dal Rotary Club di Massa Marittima e nell’ambito dell’incontro sarà possibile acquistare il libro contribuendo dunque alla causa per la quale è stato pubblicato: l’intero ricavato delle vendite sarà infatti devoluto all’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova come contributo alla costruzione di sei camere per i bambini terminali. Il progetto nasce dall’amicizia Francesca Lavazza, appassionata di fotografia e Franco Fontana che commenta:“La felicità non è avere tutto ciò che si desidera, ma desiderare tutto ciò che si ha. La felicità è leggere un buon libro, ascoltare buona musica, ammirare un quadro, una bella fotografia o un paesaggio dell’anima, è ritrovarsi e stare con gli amici, magari degustando la buona cucina del nostro straordinario Paese. È una felicità costruita sull’anima, quella che, secondo Virgilio, ‘muove tutta la mole del mondo, ed è parte essenziale di qualsiasi cosa.”
Franco Fontana ha caratterizzato significativamente la storia della fotografia italiana degli ultimi quarant’anni: fin dai primi anni Settanta, in contrasto con la tendenza del tempo che celebrava il bianco e nero come linguaggio principe della fotografia, egli ha prediletto il colore, innalzandolo a suo registro narrativo per eccellenza. Nel repertorio fotografico di Anima l’artista ci porge con grazia alcuni delicatissimi saggi di questa tecnica.”Non esiste quello che vedete, esiste quello che fotografate”: nulla di più vero in questo mirabile excursus di attimi. Attimi dove natura e luce sono protagonisti assoluti, e il paesaggio, qualunque esso sia e dovunque si trovi, assume un’inconsistenza e una leggerezza tali che l’occhio non può non sentirsene attratto e trasferire all’anima questa sequenza di immagini delicate, ma allo stesso tempo forti e brillanti. I luoghi non sono loci geografici, ma vedute scritte nella luce e nei colori attraverso l’obiettivo della macchina del fotografo, o forse proprio attraverso quello della sua anima: luoghi emozionali, prima che fisici o reali.