GROSSETO – Passa dalla 48 ore del Pantano, l’ultima grande impresa di Massimo Taliani (nella foto), ultramaratoneta del Marathon Bike di Grosseto. Trecentouno chilometri percorsi in quarantott’ore di condizioni climatiche proibitive. Un finale, il suo, degno delle gesta del leggendario maratoneta Dorando Pietri, nel finale drammatico della maratona di Londra del 1908. Per Taliani non c’è stata la squalifica come per il maratoneta di Correggio, ma tanti elogi e abbracci anche in virtù dell’ultima ora di corsa, con all’attivo soli 2 chilometri percorsi, che però gli hanno permesso di varcare il “muro dei 300 chilometri, precisamente 301.
Le copiose vesciche in entrambi i piedi riscontrate all’arrivo e curate adeguatamente, hanno di fatto rallentato tantissimo l’atleta di Piancastagnaio che in precedenza aveva addirittura insediato il nazionale azzurro Tallarico, per oltre 180 chilometri. Alla fine il suo secondo posto assoluto, gli è valso la seconda miglior prestazione di categoria dell’anno in Europa, la 12ª assoluta al mondo e 4ª di categoria. Grande soddisfazione in casa del Marathon Bike, per questo atleta classe 1960, che continua a stupire con le sue straordinarie imprese.