di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Se n’è andato a 64 anni uno dei più grandi doppiatori italiani. Una lista di attori e personaggi dei cartoni animati quasi interminabile, a cui prestava la voce, componeva il biglietto da visita di Tonino Accolla (a sinistra nella foto): da Mickey Rourke a Kenneth Branagh, passando per Billy Cristal, Tom Hanks, Ben Stiller, Nicholas Cage, Hugh Grant e Eddie Murphy, con la sua celebre risata. E’ stato anche il padre dei Simpson in Italia, avendo interpretato la voce di Homer Simpson, scritto i dialoghi e diretto il doppiaggio della gialla famiglia americana. «Una voce che mancherà, ma anche un professionista che ricorderò sempre volentieri – spiega Alessandro Serafini (a destra nella foto), direttore artistico dello Studio Enterprise, la celebre scuola grossetana di teatro e doppiaggio -. A lui sono legati i miei anni di “gavetta”, visto che per 7 mesi sono entrato in sala con lui, a Roma, con lo scopo di imparare una professione tra le più affascinanti». Un legame sincero e diretto sin da subito, quello tra Accolla e Serafini, un’empatia a pelle che il doppiatore maremmano descrive come particolare e rara: «Tonino non si concedeva molto, ma nel mio caso ricordo di essere stato accolto subito bene, fu un grande privilegio assistere al lavoro che quotidianamente svolgeva al leggio».
Personaggio carismatico all’ennesima potenza, l’amicizia nata tra Accolla e Serafini crebbe con il tempo e fu tale da portare il celebre doppiatore in Maremma, nel marzo del 2008, quando tra lo stupore generale degli allievi dello Studio Enteprise, si presentò alla scuola grossetana per un incontro indimenticabile. «E’ ancora un punto di grande orgoglio, ciò che successe quel giorno – osserva Serafini -. In molti non credevano che sarebbe venuto e invece Tonino, con grande amicizia, arrivò a scuola, lasciando a bocca aperta molti allievi. Fu un incontro molto intenso che in molti ricordano ancora, anche perché non era solito prestarsi a certe situazioni, la sua visita a Grosseto fu un gesto di grande amicizia». Accolla quel giorno si presentò con un’ora e mezzo di ritardo e giunto a destinazione chiese ai cronisti che l’attendevano di fumare una sigaretta prima delle interviste di rito. Giunto davanti ai microfoni, con voce da Homer Simpson, disse: «Scusate per il ritardo, ma da Springfield è stato un lungo viaggio…». Atteggiamenti al servizio della grandezza del personaggio, che si lasciava desiderare ma poi si concedeva con grande originalità.
Davanti al leggio, invece, Serafini lo ricorda così: «Un genio assoluto, un grande del doppiaggio. A lui devo molto, anche sotto il profilo della scuola, perché la nostra realtà è cresciuta molto proprio grazie all’apporto di personaggi come Tonino. Anche adesso, nella scuola, ci sono appese le sue foto, c’è la sedia dove ha dato le indicazioni agli allievi e il leggio dal quale ha dato dimostrazione delle sue capacità. Lo ricordo con affetto e gratitudine». I funerali di Tonino Accolla sono programmati per domani alle 15, a Roma, nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli, in piazza del Popolo. Ci sarà anche Alessandro Serafini, per l’ultimo saluto da destinare ad un amico e per il ricordo di quel giorno incredibile, in cui Accolla fece visita alla scuola di doppiaggio grossetana.