ORBETELLO – Il gruppo consiliare Oltre il Polo è tornato a chiedere, nella riunione dei capigruppo, un Consiglio comunale, da tenersi prima della prossima riunione dei sindaci, per parlare di patti territoriali e dell’ospedale di Orbetello. La richiesta nasce, afferma Andrea Casamenti, «per garantire la partecipazione dei cittadini». Durante la riunione, il sindaco Monica Paffetti, ha chiesto «ai rappresentanti dei tre gruppi di presentare proposte e integrazioni sui patti medesimi che poi saranno discussi al prossimo incontro con i sindaci della zona sud e con la dirigenza dell’ASL. Lo scopo è quello di trovare una posizione che sia ancor più condivisa prima di andare a firmare i nuovi patti territoriali. Prima del 19 luglio si terrà comunque una nuova conferenza, nella quale i capigruppo si confronteranno e valuteranno insieme le proposte prima di rinviare il tutto alla conferenza dei sindaci ed all’eventuale consiglio comunale di Orbetello. Già nel settembre del 2012 si era svolto un consiglio straordinario sulla sanità avente come oggetto proprio il destino del nostro ospedale e della zona sud»
Da parte sua Casamenti afferma di aver dato «la nostra disponibilità a presentare proposte e correzioni al documento ufficiale relativo ai Patti ma solo a condizione che sia convocato il Consiglio comunale prima del quale depositeremo le nostre osservazioni al riguardo. Il sindaco Paffetti ha invece dichiarato di non voler concedere un consiglio Comunale specifico al riguardo perché inutile. Abbiamo poca fiducia nella Regione e nella direzione Usl visto che mentre si discuteva di patti da altra parte venivano prese decisioni allarmanti per il nostro ospedale che poi hanno dato origine al duro documento dei sindaci di pochi giorni addietro. La cosa però che ci meraviglia deriva dal fatto che il sindaco di Orbetello aveva già ricevuto due comunicazioni dal sindaco di Volterra circa il rischio di forte ridimensionamento dell’ospedale di Orbetello e non ne sia stata fatta nessuna comunicazione fino al documento congiunto dei sindaci».