GAVORRANO – «Come sostenni all’interno del mio ex partito, il Pd, che era politicamente sbagliato fare ricorso quando le elezioni furono vinte da Borghi nel 2011, così sostengo, che è sbagliato quello che hanno fatto loro pochi giorni fa nei nostri confronti». Con queste parole Furio Benelli, consigliere di maggioranza a Gavorrano, da poco uscito dal Partito democratico, ma rimasto fedele all’alleanza del sindaco Elisabetta Iacomelli, commenta l’azione giudiziaria messa in campo dalla lista “Gavorrano Bene Comune” (nella foto da destra Furio Benelli in consiglio comunale)
E così come aveva fatto con le sue dimissioni dal Pd, chiarisce la sua posizione politica direttamente dal suo profilo Facebook.
«Che sia più o meno grave la violazione di legge o di regolamenti commessa dall’uno o dell’altro schieramento e delle conseguenze giudiziarie che questo implica, è una questione che riguarda la magistratura amministrativa» scrive Benelli, che però non rinuncia a fare
«una valutazione sulla base di un dato oggettivo».
«Mentre il ricorso – dice Benelli – contro la vittoria di Borghi venne fatto dalla Prefettura, questa volta il ricorso contro la vittoria della Iacomelli è stato fatto direttamente dalla lista Borghi».
«Pensare che nel primo caso si siano mossi “potere forti” che siano stati in grado di piegare al loro volere un organo dello stato, mi risulta un po’ difficile da credere, così come risulta difficile attribuire alla mozione presentata in parlamento dal senatore Nencini, il tentativo di “soluzione politica” alla vicenda Gavorranese quando la stessa si propone di fare chiarezza su un problema che ha riguardato molti comuni d’Italia».
«C’è tuttavia un altro aspetto che mi preoccupa – aggiunge Benelli – più dell’esito del ricorso in atto ovvero la disaffezione che creano questi comportamenti nei confronti della politica e di coloro che la praticano. Dare l’impressione che ci si azzuffa per fare il sindaco o il consigliere a Gavorrano è, a mio avviso, un grave errore sia come esercizio della cultura democratica che dovremmo ormai aver acquisito, sia che di convenienza pratica da parte dei soggetti coinvolti».
Che vantaggi ci sono a fare l’amministratore si chiede Benelli in questo omento così dificile per l’econimo «tanto da scatenare una lotta fratricida tra forze politiche che tra l’altro si rifanno alla stessa matrice di centrosinistra? Quello che penso è che sta prevalendo anche “nel piccolo” una regressione civica cioè quella che viene sempre più spesso definita come “il modello delle tifoserie di calcio”: della serie “o sei con me o contro di me”. In politica invece le cose meriterebbero analisi più approfondite e sincero rispetto anche per coloro che la pensano in un altro modo».