di Barbara Farnetani
GROSSETO – «Ci vediamo il 17». Con questa laconica risposta Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia, ha salutato giornalisti e cameraman all’uscita dalla prima udienza per il processo del naufragio della Concordia. Udienza lampo quella di questa mattina, decimata a causa dello sciopero degli avvocati che andrà avanti sino al 16 luglio. Schettino è rimasto sempre seduto dietro il suo tavolo. Si è girato poche volte indietro verso la platea del teatro Moderno che ospita l’udienza, assorto tra sé e sé o impegnato in una telefonata.
Aula quasi deserta, quella di stamani, tanto da strappare anche una battuta al giudice, Giovanni Puliatti, che leggendo le regole che disciplineranno il processo, quando ha affermato che non saranno ammesse più di 150 persone ha detto «vedo che la notizia vi ha sconvolto visto che non c’è nessuno».
Molti i legali che hanno deciso di aderire allo sciopero degli avvocati, tra questi anche quelli di Francesco Schettino presenti in aula ma solo per una questione formale. Ovviamente presenti i sostituti procuratore Maria Navarro e Stefano Pizza, e, a sorpresa, la moldava Domnica Cemortan, che si è costituita parte civile. Il giudice ha infine rinviato l’udienza al 17 luglio. Ma il comandante Francesco Schettino, che sembra di colpo essere diventato allergico alle telecamere tanto da non volere riprese né foto in aula, ha deciso di beffare giornalisti e fotografi snobbando per una volta l’uscita posteriore.