di Lorenzo Falconi
GAVORRANO – Tutto pronto per l’iscrizione in Serie D. Il Gavorrano sta per presentare la documentazione necessaria per partecipare al prossimo campionato. La scadenza è fissata per l’11 luglio, ma all’orizzonte non ci sono problemi di sorta. in realtà l’iscrizione nell’annata post retrocessione è solo una formalità, perché in casa rossoblù si sta ancora ragionando sull’ipotesi ripescaggio. Strada più che percorribile, dato che ci sono già 4 posti liberi in base alle rinunce e alle estromissioni relative alla partecipazione nel prossimo campionato di Lega Pro 2. In base al risultato sportivo, il Gavorrano è in cima alla lista delle squadre da ripescare e da introdurre nuovamente tra i professionisti, ma in base agli altri parametri da prendere in considerazione, scivolerebbe al quarto posto, sopravanzata da Virtus Vecomp, Aversa Normanna e Casertana. Questo perché un 25% della valutazione è dato dalla storia della società, mentre un altro 25% tiene in considerazione la media spettatori, dato quest’ultimo assai basso per i minerari. Poco importa, in ogni caso, perché se vorrà, il Gavorrano, avrà diritto al ripescaggio.
A questo punto si aprono diversi scenari anche sotto il profilo strategico, innanzi tutto la convenienza nel ritorno tra i professionisti, nell’anno in cui, in Lega Pro seconda divisione, è prevista una vera e propria mattanza di squadre, per arrivare alla tanto sbandierata riforma della Serie C unica. Al di là di questo concetto, ci sono spese economiche da sostenere per allestire una squadra competitiva e qui la palla passa direttamente all’ingegner Luigi Mansi, persona ambiziosa, ma al tempo stesso anche lungimirante. Lo stesso direttore generale Filippo Vetrini, non toglie i dubbi su questa valutazione, anche se svela il progetto Gavorrano: «Nel giro di due anni l’obiettivo è quello di partecipare alla Serie C». Come ci arriverà il Gavorrano? Tornando tra i professionisti e puntando al miracolo salvezza, oppure viaggiando a fari spenti tra i dilettanti con ambizioni di vittoria? Gli interrogativi restano in piedi, ma già il fatto che Vetrini abbia scelto di rimanere con il sodalizio rossoblù, fornisce più di un indizio. «Qua mi sento come a casa e anche se nel calcio la parola riconoscenza non è molto conosciuta, sento di dovere molto a questa società, al presidente, all’ingegner Mansi – osserva Il direttore generale -. Non mi sono mai sentito in discussione e il Gavorrano, in futuro, punta a far parte delle 100 squadre del professionismo nazionale».