BORGO SANTA RITA – Gli imprenditori della provincia di Grosseto e i rappresentanti del mondo agricolo con una lettera congiunta al Sindaco di Cinigiano e al presidente della Provincia hanno espresso le loro perplessità rispetto alla ventilata ipotesi di costruzione di un impianto a biomassa a Borgo Santa Rita, proprio nel comune di Cinigiano.
«Il territorio interessato – spiegano nella lettera i rappresentanti di Rete Imprese Italia e di Coldiretti, Confagricoltura e Cia – costituisce un esempio inconfutabile di come, attraverso la valorizzazione delle risorse del territorio e la produzione di eccellenze agroalimentari si riesca a far crescere l’economia, non solo locale, creando lavoro, cultura e consentendo uno sviluppo equilibrato di attività come l’artigianato e il turismo».
«Pur non essendo pregiudizialmente contrarie all’innovazione – aggiungono –, di qualsiasi genere, le Associazioni raccomandano, a quanti sono preposti ad assumere decisioni, prudenza e attente valutazioni basate su riscontri scientifici inoppugnabili e non su convinzioni filosofiche, politiche o meramente economicistiche. Una sola scelta sbagliata può essere sufficiente a distruggere un patrimonio costruito in decenni di impegno, investimenti e sudore».
«Al contempo non devono essere sottovalutati effetti indiretti come quelli imputabili all’aumento del traffico di mezzi pesanti e dallo stoccaggio di ingenti quantità di materiali e scorte».
«In casi come quello prospettato con la realizzazione dell’impianto di Santa Rita, deve essere applicato con rigore assoluto del principio di cautela, secondo il quale, finché permane la seppur minima incertezza è meglio rimanere fermi, anche se si dovesse sacrificare qualche interesse».
«La salute, l’ambiente e le economie già esistenti devono essere salvaguardate e messe in sicurezza. Di siti inquinati e aree da bonificare ce ne sono fin troppe sul territorio del nostro Paese».