SCANSANO – La Cantina Vignaioli del Morellino celebra i suoi primi 40 anni di vita e lo fa con il convegno in programma domani, sabato 29 giugno alle ore 10 al Teatro Castagnoli di Scansano (Foto: www.cantinadelmorellino.it)
L’obiettivo di questo workshop sarà quello di sondare la ricetta del successo, raccogliendo testimonianze variegate e importanti, anche da fuori regione, su vino, cooperazione e buone pratiche, cercando di offrire spunti di riflessione utili in un’epoca di crisi. E se fosse infatti proprio la cooperazione, assieme alle buone pratiche e a un vino di qualità, vera ricetta vincente? Non a caso i due universi a confronto saranno quelli della Toscana, ovviamente, ma anche del Veneto, un’altra regione di fondamentale importanza nel panorama vitivinicolo e cooperativo italiano.
Nel corso della mattinata interverranno Flavio Tosi, sindaco di Verona, Matteo Renzi, sindaco di Firenze, l’antropologa dell’alimentazione Lucia Galasso, Luigi Turco, presidente di Cantina Valpantena, Gianni Bruno, brand manager di Vinitaly e per finire Sergio Bucci, direttore della Cantina Cooperativa dei Vignaioli del Morellino di Scansano.
Saranno presenti anche Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto, Gianni Lamioni, presidente della Camera di Commercio di Grosseto, Sabrina Cavezzini, Sindaco di Scansano. A chiudere la mattinata, le conclusioni verranno tirate dal presidente della cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano, Benedetto Grechi.
Hashtag ufficiale per seguire il live-tweeting dell’evento: #coopevino
LA STORIA DELLA CANTINA – La Cantina Cooperativa Vignaioli del Morellino di Scansano è stata fondata nel 1972 e da sempre ha come obiettivo non solo la qualità dei propri vini, ma anche la tutela del territorio e della sua immagine, a vantaggio di tutta la comunità.
Prima della nascita della cantina, i produttori avevano difficoltà nella commercializzazione e di conseguenza vendevano le proprie uve ad altre zone più rinomate. Nel 1972 una manciata di viticoltori si unirono, e tutto iniziò da lì. Da questa scintilla, infatti, si arrivò nel 1978 alla Doc.
Oggi ci sono circa 140 soci tra cui molti giovani e un 30% di donne imprenditrici. I soci sono coinvolti durante tutto l’anno, attraverso corsi di formazione, indicazioni fornite dall’agronomo di cantina in base alle caratteristiche dei differenti vigneti, attraverso premi e penalità. Devono rispettare un regolamento rigido ma sono partecipi del fatto che la qualità del vino deve nascere in vigna e allora la vendemmia diventa solo il culmine di un lavoro lungo un anno.
Il risultato è la possibilità di poter ridistribuire ai soci, partendo da un fatturato di circa 7 milioni e mezzo di euro, circa 4 milioni e mezzo di liquidazione. Perché quando si lavora bene, il lavoro va anche ripagato.
La produzione della cantina oggi rappresenta, con il Morellino di Scansano Docg, circa il 20% del totale della denominazione. La gamma di vini include diverse versioni di Morellino di Scansano che vanno a cogliere le differenti caratteristiche dei vari vigneti dei soci. Con la nascita della Doc Maremma Toscana abbiamo aggiunto anche un nuovo rosso alla nostra gamma, sempre a base di vitigni autoctoni (in questo caso Alicante e Ciliegiolo), il Capoccia. Inoltre si producono anche vini bianchi come il Bianco di Pitigliano e il Vermentino.