GROSSETO – «Tutte le risposte alle osservazioni sullo stato della sanità ospedaliera e territoriale della Zona Colline dell’Albegna, riferite dai sindaci alla stampa, sono sostanzialmente già contenute nella bozza del nuovo Patto territoriale, presentato loro martedì scorso, durante l’Articolazione zonale della Conferenza dei sindaci. Che peraltro è la sede deputata per portare avanti una discussione costruttiva e arrivare alla sintesi tra i bisogni espressi dal territorio, le richieste dei primi cittadini e i margini di manovra dell’Azienda sanitaria. Nella bozza presentata, peraltro, le prime due pagine sono dedicate all’elenco di quanto è stato realizzato sulla base del Patto precedente, insieme alle realizzazioni che non erano contenute nel Patto stesso. Per cui risulta azzardato dichiarare che non è stata realizzata una sola delle tante promesse fatte».
Così la Direzione aziendale della Asl 9 risponde alle polemiche di alcuni amministratori dell’area sud della Maremma, relative in particolare agli assetti degli ospedali di Pitigliano e Orbetello, all’organizzazione delle postazioni del 118 e di alcuni servizi territoriali.
«Una comunicazione unilaterale e solo sugli aspetti negativi, oltre che riduttiva è prematura e non raggiunge l’obiettivo di informare correttamente i cittadini sul futuro dei servizi sanitari nella loro zona di residenza – prosegue la Asl 9 -. Peraltro, i risultati della Asl 9 nella valutazione del MeS (il famoso bersaglio, ndr), nell’indagine sul clima interno e, più di recente, con l’accreditamento dell’Area medica degli ospedali di Orbetello e Pitigliano, descrivono una realtà molto diversa da quella riportata sulla stampa. Vorremmo precisare, inoltre, che il Patto territoriale, come dice il nome stesso, è un atto di indirizzo, un documento che impegna le parti che lo sottoscrivano (sindaci e Asl, ndr), ciascuno per la propria parte, a portare a termine una serie di obiettivi, progetti e aspetti organizzativi, condivisi fin dall’inizio. Nulla toglie che le osservazioni che oggi leggiamo sui giornali, saranno prese in esame dalla Asl nell’elaborazione della nuova bozza. Fermo restando che il nostro orientamento, anche in questo caso, è prima di tutto verso una sempre maggiore qualità, appropriatezza ed equità per i cittadini nell’accesso ai servizi sanitari», conclude la Direzione aziendale.