GROSSETO – L’assessore provinciale alle pari opportunità, Tiziana Tenuzzo (nella foto), interviene sulla vicenda legata al protocollo d’intesa, preso in esame nell’ultimo consiglio comunale e che ha ricevuto tre voti contrari. «La violenza sulle donne è un fenomeno sociale diffuso, quotidiano e, come tale, i rappresentanti dei cittadini hanno il compito di farsene carico nelle istituzioni – osserva Tenuzzo -. Proprio per questo il Protocollo d’Intesa, promosso dalla Provincia di Grosseto per rafforzare la prevenzione e la lotta della violenza di genere, è uno strumento importante. Fortemente voluto dalla Giunta, sarà sottoscritto dai Comuni e dalla Asl9: è un salto di qualità nella positiva e pluriennale esperienza maturata sul territorio. Non si tratta, quindi, di una mera dichiarazione d’intenti, ma di un concreto ed efficace mezzo per coordinare i soggetti che già operano secondo le diverse competenze: quello sanitario e giudiziario, già coordinati nella Task Force interistituzionale, quello socio-assistenziale dei Comuni e delle articolazioni organizzative, la Provincia e le associazioni del volontariato, il Centro Antiviolenza e i Punti di Ascolto».
«È un passaggio fondamentale per potenziare le azioni di prevenzione ed emersione del fenomeno, per intensificare gli interventi e ampliare il raggio di azione, per aiutare le donne e i bambini – prosegue l’assessore provinciale -. Con il Protocollo d’Intesa, in particolare, si struttura un servizio di accoglienza per chi subisce violenza. In concreto, con questo atto i Comuni si impegnano a sostenere i Centri antiviolenza, con una partecipazione effettiva al fondo che abbiamo istituito, e con la presenza al Tavolo di regia della rete provinciale antiviolenza».
«Ecco, quindi, che non può che lasciare sconcertati la notizia giunta dallo scorso consiglio comunale grossetano, quando tre uomini hanno deciso di votare contro il Protocollo, motivando la propria scelta sulla base di incerte coperture finanziarie o, addirittura, sul fatto che azioni del genere non rientrino nelle funzioni proprie di un Comune. Ridurre ad una semplice questione economica o di competenza quella che è una battaglia di civiltà è a dir poco vergognoso. Ma non solo: sono convinta che quello che è accaduto nell’aula del Consiglio comunale sia un segno preoccupante che indica la difficoltà della lunga battaglia culturale che c’è ancora da fare».
«Chiedo ai tre consiglieri comunali di riflettere – conclude Tiziana Tenuzzo -. Sono convinta che la loro opinione sia modificabile con una riflessione più approfondita e con la conoscenza reale del problema. Li invito a trovare del tempo per incontrare le donne che hanno subito violenza e farsi loro raccontare del dolore che hanno dovuto sopportare. Allora – mi auguro – quei tre consiglieri capirebbero l’errore che hanno commesso. Perché quello di mercoledì scorso non è stato un voto qualsiasi: anche questa è un’assunzione di responsabilità all’interno della battaglia che stiamo combattendo».