ROMA – «Quello delle frodi alimentari è un problema insidiosissimo che ha più risvolti, non ultimo dei quali il falsamento della concorrenza fra le aziende produttrici». Così l’onorevole Luca Sani, presidente della commissione Agricoltura della Camera, sul sequestro di vaschette di formaggio e salumi effettuato ieri a Modena e Grosseto dal Nucleo Agroalimentare Forestale (Naf) di Grosseto. «Se il sequestro fosse convalidato dalla magistratura, e se venissero confermate le modalità di aggiramento della legge, ci troveremmo di fronte ad un caso gravissimo ed eclatante di una multinazionale italiana che venderebbe prodotti agroalimentari realizzati all’estero e venduti sul mercato interno facendoli passare per italiani».
«Un caso che confermerebbe quanto aveva verificato nella precedente legislatura la Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni di contraffazione del made in Italy, di cui ho fatto parte. E cioè che contraffazione e falsificazione dei nostri prodotti, compreso il fenomeno dell’italian sounding, sono oramai un fenomeno globale al quale non si sottrae nemmeno il nostro mercato domestico. Fenomeno che falsa la concorrenza fra aziende e genera profitti illeciti, che evidentemente fanno gola anche ad aziende italiane. L’unico modo di combattere e arginare questo problema – conclude il presidente della XIII Commissione – è intensificare l’attività dei nuclei antisofisticazione delle forze dell’ordine e del ministero della Sanità, clonare sulla collaborazione dei consumatori, e soprattutto rendere obbligatoria l’etichettatura che certifichi la materia prima e sede del processo di trasformazione».