MASSA MARITTIMA – 11 mila ettari di boschi certificati dalla Regione nelle Colline Metallifere. È l’obiettivo che verrà raggiunto a fine anno, così come è emerso durante l’incontro a paazzo dell’Abbondanza a Massa Marittima. All’incontro, dedicato al progetto voluto dall’Unione di Comuni montana Colline Metallifere e dalla Regione Toscana che amplierà la certificazione a tutto il complesso forestale gestito dall’Unione sul territorio dei Comuni di Massa Marittima, Monterotondo Marittimo e Montieri, hanno partecipato i vertici nazionali dei più importanti enti certificatori: FSC e PEFC.
«La convenienza della certificazione forestale – sono le parole di Antonio Brunori Segretario di PEFC Italia – per un proprietario forestale, per chi vende legna da ardere o per un’azienda di lavorazione del legno, della carta e di molti altri prodotti legati al bosco risiede, oltre che negli aspetti etici, in considerazioni di natura economica connesse alla preferenza accordata dal consumatore al prodotto certificato rispetto ad uno senza le stesse garanzie di ecosostenibilità, preferenza che in alcuni casi diventa anche disponibilità a pagare per esso anche un prezzo maggiore. Per le Pubbliche Amministrazioni proprietarie o gestori di boschi – ha aggiunto Brunori – subentrano anche valenze di carattere etico: infatti la certificazione della gestione forestale permette di “comunicare” al pubblico che i boschi vengono gestiti in maniera sostenibile da un punto di vista sociale e ambientale, adeguandosi a criteri di buona pratica forestale internazionalmente riconosciuti».
Il mercato dimostra sempre più attenzione verso i prodotti che provengono da boschi certificati. «È significativo in proposito notare – ha spiegato Diego Florian, Segretario di FSC Italia – come anche nel nostro Paese, dove peraltro la maggior parte della materia prima legnosa viene importata, inizi a farsi pressante la richiesta, da parte dell’industria di trasformazione, di materiale legnoso proveniente da foreste certificate». Perché il tessuto produttivo del territorio possa avere risultati tangibili in termini economici e occupazionali è necessaria una crescita complessiva delle filiere legate al bosco. «Si chiama certificazione di catena di custodia – ha spiegato Florian – ed è lo strumento che garantisce che il legno, impiegato nella realizzazione di un certo prodotto, venga da foreste certificate secondo gli standard internazionali. Le regole di questa certificazione si applicano anche ai derivati del legno (carta e cellulosa) e ai prodotti forestali non legnosi (es. funghi, resine, gomme, sughero, ecc)». «La certificazione di gestione forestale sostenibile e di “catena di custodia” rappresentano – ha aggiunto Brunori – un utile strumento di marketing, un’opportunità di ufficializzare l’impegno imprenditoriale verso l’ambiente, e al tempo stesso un impegno per la promozione di una gestione oculata e corretta dei boschi».
All’evento hanno preso parte anche il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras, ed i sindaci del territorio. «La certificazione forestale dei boschi gestiti dall’Unione – ha spiegato Lidia Bai, presidente dell’Unione e sindaco di Massa Marittima – è un risultato significativo che pone il nostro territorio in evidenza a livello nazionale. Rappresenta anche un messaggio importante per le aziende dei nostri comuni e una fonte di ispirazione per chi vuole diventare imprenditore. Per questo accompagneremo il percorso di certificazione forestale con momenti di animazione, informazione e confronto con le aziende forestali, produttive e turistiche del territorio».
L’Unione di Comuni ha già certificato i complessi forestali di Valpiana, Montebamboli/Marsiliana e Frassine, per un totale di oltre 5mila ettari di bosco. Il nuovo progetto di certificazione porterà l’area certificata ad oltre 11mila ettari di estensione, una delle più grandi superfici forestali italiane gestite secondo i principi della selvicoltura sostenibile e certificate secondo i due importanti standard Internazionali. Una base sicura per gli imprenditori che vorranno inserirsi nella catena di custodia per offrire sul mercato prodotti certificati nella provenienza e nella loro produzione e distribuzione.