ROMA – Qualcosa inizia a muoversi e grazie al lavoro della commissione agricoltura della Camera ecco la prime azioni concrete per dare risposte agli allevatori rispetto al fenomeno degli attacchi alle greggi da parte di lupi e predatori.
A smuovere la situaizone è la risoluzione unitaria che impegnarà il governo e che è stata presentata anche dall’onorevole Monica Faenzi.
«Con questa risoluzione – sottolinea il presidente Luca Sani – la commissione Agricoltura ha chiesto al Governo un cambio di marcia nell’affrontare il problema delle aggressioni alle greggi da parte di Lupi e canidi».
«Le novità più significative – aggiunge – riguardano la richiesta del riconoscimento all’indennizzo dei danni indotti dagli attacchi alle greggi, che riguardano la mancata produzione di latte per lo stress provocato agli animali, e la richiesta di intervenire con Bruxelles per inserire nella prossima programmazione della PAC 2014-2020, all’interno dei programmi di sviluppo rurale regionali una specifica misura per la prevenzione dei danni e per il cofinanziamento di strumenti di gestione del rischio (assicurazioni) anche per i danni causati all’agricoltura dalla fauna selvatica. Ma anche di promuovere nell’ambito della programmazione nazionale e regionale dello sviluppo rurale, misure di prevenzione e di sostegno per i danni diretti e indotti causati dalle specie protette, promuovendo specifici bandi nell’ambito dei programmi di sviluppo rurale per investimenti non produttivi destinati a interventi strutturali da parte delle aziende agricole per la prevenzione dei danni da fauna selvatica».
«C’è poi la richiesta di formare personale tecnico specializzato, incaricato dell’accertamento del danno da effettuare entro poche ore dalla predazione, in modo da accelerare il riconoscimento e la liquidazione del danno. E quella di destinare risorse per l’attuazione della legge per la prevenzione del randagismo e dell’inselvatichimento, procedendo – laddove necessario – all’esercizio dei poteri sostituitivi, nonché al commissariamento delle regioni e dei comuni che persistano nella inadempienza alla stessa legge n. 281 del 1991. In definitiva – conclude Sani – questa Risoluzione si sforza di definire un nuovo quadro di regole che garantiscano meglio gli allevatori, senza rinunciare alla tutela di una specie protetta come quella del lupo, tutelata in modo rigido dalla direttiva europea Habitat».
Le reazioni degli allevatori. Sono positivi i giudizi sull’operato della commissione e sulla presentazione della risoluzione. Ad intervenire tra i primi il presidente di Confagricoltura Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna. «Commentiamo – ha detto – una iniziativa di cui apprezziamo i contenuti, visto che è la prima volta che si parla di danni indotti dalle aggressioni, i più pesanti perché si ripercuotono nel tempo e rischiano di cancellare anni di lavoro sulla genealogia. L’inserimento di queste normative finalmente colmerà un gap legislativo che aveva messo in secondo piano un settore trainante come l’allevamento e accantonato le speranze degli allevatori di risolvere il problema».
Vivarelli Colonna dice poi di apprezzare l’operato di Monica Faenzi, come proponente la risoluzione e di Luca Sani, in qualità di presidente della Commissione agricoltura, «perché hanno dimostrato che quando la politica vuole impegnarsi in una cosa ci riesce e si ottengono anche i risultati auspicati».