di Barbara Farnetani
FOLLONICA – La misura era colma, quando le due donne di 44 e 19 anni, madre e figlia, sono andate dai carabinieri per denunciare l’ex marito e padre per le vessazioni che ormai da tempo erano costrette a subire, botte e insulti, ripetuti. Tanto che le due donne avevano sporto una prima querela il 3 maggio, e una seconda il 16 per vessazioni e minacce divenute, ultimamente, sempre più esasperanti. Una situazione esplosiva, che rischiava di finire in tragedia, visto che l’uomo, nonostante la separazione, continuava ad andare e venire di casa a proprio piacimento.
Proprio per proteggere le due donne i carabinieri della tenenza di Follonica avevano chiesto e ottenuto dal giudice un’ordinanza restrittiva che prevedeva l’allontanamento dalla dimora familiare e il divieto di avvicinarsi alle due donne. Per qualche giorno l’uomo si era attenuto al provvedimento imposto dal giudice, poi il 3 giugno aveva seguito le due donne per strada, e, in via fratelli Cervi, a Follonica, aveva aggredito la figlia a calci e pugni, procurandole lesioni e insultandola. Questo ha reso necessario un nuovo intervento dell’arma dei carabinieri che ha chiesto al giudice un aggravamento della misura cautelare. Il giudice ha dunque disposto la custodia cautelare in carcere, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, tentata violenza privata e lesioni personali. Arrestato l’uomo, 52 anni, disoccupato, originario della Campania ma da tempo residente a Follonica, è stato trasferito al carcere di via Saffi.