GROSSETO – Da operaie tessili a pasticcere. Potrebbe essere questo il futuro per un gruppo di operaie Mabro che da domani parteciperà ai corsi di formazione della Cna. Domani infatti la Cna presenterà il corso rivolto a 15 dipendenti della Mabro in cassa integrazione.
«Un’alternativa alla cassa integrazione (che come tale non è illimitata nel tempo), ad una ipotetica successiva espulsione (ancorché “mitigata” da ammortizzatori come la mobilità, l’Aspi ed altro ancora) allo spettro della disoccupazione (27 mila il numero degli iscritti alle liste di disoccupazione in provincia) – afferma il direttore di Cna Renzo Alessandri -. Con una apprezzabile dose di pragmatismo, quindi, alcune dipendenti (quindici come abbiamo detto), hanno partecipato ad un bando emesso dall’amministrazione provinciale e hanno ottenuto altrettanti voucher da destinare all’apprendimento di un nuovo mestiere: la produzione di pasticceria classica».
«L’intenzione dichiarata – prosegue Cna -, l’apertura di un laboratorio di pasticceria. I dettagli sono ancora indefiniti (se l’attività verrà esercitata in forma individuale o collettiva, se sarà gestita in forma societaria o cooperativa non è stato ancora deciso); quello che conta, però, è la voglia di provarci, la volontà di uscire dall’angusto ambito dell’assistenza per esplorare l’incognita dell’intrapresa. L’associazione espleterà tutta l’attività di consulenza e assistenza per l’avvio dell’impresa, ricercherà le copertura finanziarie e i possibili incentivi (partendo da quelli destinati all’impresa “in rosa”), accompagnerà la fase di start up. Se ogni tentativo di fare impresa, ai giorni d’oggi, meriterebbe un encomio, un caso come questo – visto il contesto in cui matura – merita un apprezzamento e una attenzione particolari. La scommessa, infatti, è quella di dismettere la vestaglia azzurra della Mabro per sostituirla con quella bianca del pasticcere – conclude Alessandri -. Una scommessa che può e dovrà essere vinta».
Per info: cnagrosseto/